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Bari, nessun vigile e pochi servizi: “Catino? Quartiere fantasma”

Diverse le problematiche, la denuncia

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 15 Marzo 2025 - 08:25

“Non ci sono vigili all’entrata e all’uscita da scuola per i bimbi, non c’è più un supermercato e i mezzi passano una volta ogni 45 minuti, se va bene”. Inizia così la denuncia di un residente di Catino, nel Municipio 5, un quartiere “fantasma”, evidenzia lo stesso. Dall’assenza di servizi, alla carenza di presenza da parte delle istituzioni, ma non solo. Tante le problematiche evidenziate tra le quali spiccano le difficoltà relative agli anziani e ai giovani che “vivono in un luogo deserto”. “Purtroppo – ha spiegato il cittadino, un anziano, senza nascondere il proprio rammarico – non abbiamo la bacchetta magica, ma non abbiamo neanche da soli il potere di cambiare le cose. Tutto è uguale da molto tempo ed è ingiusto, sono tante le cose che non funzionano. Hanno tolto il supermercato senza pensare che per molti è difficile spostarsi e arrivare fino a Torricella. Se non hai l’auto sei bloccato perché le corse del bus sono poche, se malauguratamente perdiamo una corsa, dobbiamo aspettare per molto tempo quella dopo. Non tutti possono camminare con i bustoni”, ha proseguito.

Tra le altre problematiche spicca, inoltre, l’assenza di una farmacia, ma anche il caos relativo alla viabilità e il pericolo che corrono i bimbi all’uscita e all’entrata da scuola. “Problema simile a quello del supermercato? – spiega – quello della farmacia. Se c’è una necessità improvvisa dobbiamo arrivare fino a Torricella? E come fa chi non guida? Qui ci vivono molti anziani, non siamo tutti indipendenti. Inoltre mancano i vigili fuori dalla scuola. Forse siamo gli unici a non averli, quasi ogni giorno i bimbi rischiano di essere investiti. Hanno costruito alcune cose, ma non basta. Siamo fortunati ad avere Don Luciano, un fiore nel deserto. Ormai siamo etichettato come quartiere periferico, ma qui ci vive tanta brava gente. Perché noi abbiamo i bus peggiori? Quelli più fatiscenti? Perché continuiamo ad essere emarginati?”, ha concluso.

Una denuncia analoga era stata effettuata dagli inquilini delle case popolari, queste ultime, secondo le denunce, sono fatiscenti da anni. Tanti gli anziani che vivono tra umidità e calcinacci oltre ad avere difficoltà nella vita quotidiana per via dell’assenza di servizi. “Siamo costretti a fare affidamento sui nostri figli – ha spiegato una coppia di anziani con disabilità motorie – senza non potremmo gestire le urgenze, ma nemmeno la vita di ogni giorno. Siamo relegati nella nostra casa. Aspettiamo da anni che il Comune venga a trovarci, vengono solo in tempi di campagna elettorale, poi si dimenticano di noi. A che serve il campo da rugby? A niente. Siamo stanchi di essere presi in giro. Abbiamo bisogno di più servizi e presenza in questo quartiere abbandonato”, concludono.

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