Ha preso il via oggi, presso il Tribunale di Bari, il processo contro Nicola Loprieno, consigliere comunale barese di centrosinistra e avvocato, accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in relazione a un caso che coinvolge anche Gaetano Filograno, avvocato e professore universitario. Secondo l’accusa, Loprieno avrebbe orchestrato un piano per far sì che l’attuale compagno dell’ex moglie di Filograno, un imprenditore della provincia di Bari, fosse trovato in possesso di droga durante un controllo della Guardia di Finanza nel 2014.
Durante quel controllo, furono rinvenuti 26 grammi di cocaina nell’auto dell’imprenditore, che fu arrestato ma poi assolto con formula piena tre anni dopo. L’imprenditore si è costituito parte civile nel processo e sarà ascoltato nella prossima udienza fissata per il 29 maggio. In fase di udienza preliminare, Loprieno era stato prosciolto con la motivazione “il fatto non sussiste”, mentre Filograno, giudicato con rito abbreviato, era stato assolto con la stessa formula. Tuttavia, la Corte d’Appello ha successivamente ribaltato queste decisioni: lo scorso luglio, accogliendo i ricorsi della Procura, ha condannato Filograno a 2 anni e 8 mesi e rinviato Loprieno a giudizio di primo grado.
La vicenda coinvolge anche un ex finanziere, Enzo Cipolla, già condannato in un procedimento separato. Cipolla, che coordinò la perquisizione del 2014, avrebbe chiesto nel 2016 all’imprenditore 15.000 euro in cambio di un elenco di domande da sottoporre durante il processo, con l’obiettivo di indebolire l’accusa di spaccio.