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Neonato morto a Bari, sarà ascoltato il parroco

E' possibile che siano analizzati anche i tabulati telefonici di don Antonio

Pubblicato da: redazione | Sab, 4 Gennaio 2025 - 18:22

Saranno nominati nelle prossime ore i consulenti che si occuperanno degli accertamenti tecnici disposti dalla Procura di Bari sulla culla termica in cui giovedì 2 gennaio è stato trovato il corpo senza vita di un neonato di poco più di un mese. La culla si trova in una stanza accanto alla chiesa San Giovanni Battista, e gli inquirenti potrebbero sentire anche il parroco don Antonio Ruccia, che era a Roma il giorno in cui è stato trovato il cadavere del neonato. È stato il sacerdote a riferire di non aver ricevuto chiamate sul suo cellulare. La culla infatti è dotata di un sistema che fa partire una chiamata non appena registra un peso sul materassino, come successo nel 2020 e due anni fa quando furono lasciati altri due neonati.

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E’ possibile che siano analizzati anche i tabulati telefonici del parroco. Indagini saranno svolte anche sulla fornitura elettrica che alimenta la stanza in cui si trova la culla termica (già entrambi sequestrati), anche per verificare se abbiano subito conseguenze dal black out di cui ha parlato don Marco Simone, il sacerdote che ha sostituto nei giorni scorsi don Antonio Ruccia. Secondo quanto appreso, l’interruzione di elettricità risale al 14 dicembre scorso e ha riguardato la zona in cui si trova la culla termica della parrocchia, ma i tecnici dell’Enel sono intervenuti nel giro di poco tempo spostando su un’altra linea l’alimentazione e risolvendo il guasto. Finora sono stati sentiti dagli investigatori della squadra mobile alcuni parrocchiani e persone che si sono occupate della manutenzione della culla. Al momento la procura indaga per abbandono di minore con l’aggravante della conseguente morte, ma è possibile che questa ipotesi di reato cambi nel momento in cui sarà affidato l’incarico per l’autopsia e, come atto dovuto, potrebbero essere iscritti i primi nomi nel registro degli indagati.

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