I carabinieri della Compagnia di Lucera (Foggia) hanno arrestato in flagranza di reato tre persone – tra cui un dipendente del Comune – accusate di porto illegale e detenzione di ordigni esplosivi. L’operazione si inserisce nell’ambito di un’azione più ampia volta a contrastare e reprimere la vendita illegale di botti e petardi in vista delle imminenti festività natalizie.
L’ attività investigativa ha consentito di rinvenire, all’interno di un locale comunale situato nel piano seminterrato del complesso dove hanno sede gli Uffici del Giudice di Pace, circa un quintale di artifici pirotecnici classificati e otto chili di ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale caratterizzati da elevata pericolosità. All’esito delle operazioni, svolte in collaborazione con personale specializzato del Nucleo Carabinieri Artificieri, i tre arrestati sono stati condotti nel carcere del capoluogo dauno su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia.
Oltre al dipendente comunale accusato di porto illegale e detenzione di ordigni esplosivi, i carabinieri di Lucera hanno arrestato anche il figlio ed una terza persona, un uomo del Napoletano. Stando a quanto si apprende, il dipendente comunale è un operaio addetto alla squadra manutenzione del Comune, impegnato nella sistemazione di buche stradali e cartellonistica. Era in possesso delle chiavi del piano seminterrato del complesso dove hanno sede gli uffici del giudice di pace e dove è stato trovato il materiale esplodente in virtù della sua attività lavorativa.
All’interno del seminterrato, infatti, era custodito il materiale utilizzato dalla squadra manutenzione. “Il dipendente – sottolinea il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta – è stato già sospeso. Abbiamo nell’immediatezza avviato il procedimento disciplinare e il Comune si costituirà parte civile in caso di processo”.