Gli studenti del Romanazzi scendono in strada per denunciare una serie di problematiche: dalla mancanza di aule adeguate agli impianti di riscaldamento non funzionanti. “La manifestazione tenutasi il 12 dicembre 2024 all’entrata dell’ufficio scolastico regionale in via Sigismondo Castromediano è stata organizzata dai rappresentanti d’istituto del Romanazzi e dagli studenti per le seguenti problematiche – si legge in un documento – Mancanza di aule a misura di studente. Prima dello sciopero siamo passati nelle classi per fare un report sulle condizioni nelle quali versano le aule. Abbiamo segnalato: finestre rotte, aule senza termosifoni e/o condizionatori, aperture sul soffitto che diventano problematiche nelle giornate di pioggia e infissi degradati. E, come se non bastasse, recentemente è stata spostata una classe in palestra. È una situazione insostenibile sia per gli studenti della stessa che per quelli delle altre classi, che non possono praticare educazione fisica. In palestra le temperature sono più basse del resto dell’Istituto e, per di più, non hanno computer, Lim, Lavagne e pennarelli”.
“Questa – continuano – è solo la situazione all’interno del plesso in via Monsignor Curi, perché al plesso dove è collocato il linguistico troviamo altre problematiche. In quest’ultimo è assente la rete internet da venerdì, impedendo di svolgere molte attività. E soprattutto i ragazzi hanno svolto le lezioni con i rumori dei lavori in corso per la nuova sede del Romanazzi. Gli studenti hanno chiesto che si facesse qualcosa a riguardo, ma la scuola ha semplicemente spostato due classi in altri spazi.
Infine abbiamo la sede del biennio dove sono presenti poche sezioni, ma una di queste svolge le lezioni quotidianamente in un laboratorio informatico dovendo fare costantemente attenzione nella consumazione della merenda. Gli studenti sono obbligati a fare spostamenti continui con le altre classi per permettere anche a loro di svolgere le attività laboratoriali”.
I ragazzi denunciano ancora:
“Riscaldamento assente: Questo è il tema che ha spinto maggiormente gli studenti del plesso curi. Qui la situazione vede i termosifoni ancora spenti e i condizionatori che non sono presenti in tutte le aule e in alcune classi non funzionano La situazione è migliore al plesso del linguistico, dove i termosifoni sono ancora spenti, però funzionano i condizionatori. Nonostante ciò, gli altri spazi, come corridoi e la palestra, sono gelidi.
– L’organizzazione interna: Questo è il problema più grave dell’Istituto Romanazzi. Ci troviamo in una fase delicata della storia della nostra scuola. E avere gli studenti divisi in tre plessi, geograficamente distanti, non è semplice. Abbiamo bisogno di una cura particolare, di qualcuno che metta al centro gli interessi degli studenti.
Al Romanazzi le comunicazioni arrivano troppo tardi. L’ultima è stata quella del comitato degli studenti, tenutesi il 9 dicembre. Nonostante noi rappresentanti d’istituto abbiamo mandato la richiesta via mail almeno tre volte, in quanto non abbiamo ricevuto risposta, questo ci è stato approvato alle 8 del giorno stesso creando malumori non indifferenti. Ed essendo la prima assemblea del comitato si sono tenute le elezioni del direttivo. Purtroppo però non hanno visto una grande partecipazione. In quanto, avendo avuto la conferma la mattina stessa, molti studenti, soprattutto quelli del biennio, non potevano rimanere oltre l’orario di lezione, mentre gli studenti del linguistico, come detto poc’anzi, erano senza connessione Internet.
In consiglio di istituto in quanto c’è stato negato di intervenire. Anche perché molte delle situazioni precarie elencate in questo documento potevano essere risolte tempo a dietro. I controlli riguardo la manutenzione e la divisione delle aule devono essere svolte all’inizio dell’anno, non a metà dicembre.
Chiediamo a tutti coloro che lavorano per la scuola e nella scuola di tutelare in primis gli studenti e di ricordarsi che si trovano davanti una scuola con un portato storico decennale. Il Romanazzi siamo noi e siamo pronti a far capire agli studenti che verranno e agli studenti già presenti che abbiamo la capacità di prendere posizione. Siamo Uniti e capaci di empatizzare le situazioni dei nostri compagni”, conclude la nota.