Un’esplosione seguita da un incendio ha colpito il deposito carburanti Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze, causando due morti, nove feriti (di cui tre in gravi condizioni) e tre dispersi. L’incidente è avvenuto intorno alle 10:22 di questa mattina durante le operazioni di ricarica delle autobotti, presumibilmente a causa di una perdita di liquido. L’area è stata posta sotto sequestro per consentire le indagini, mentre gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente, riuscendo a spegnere le fiamme e a evitare che l’incendio si propagasse agli altri depositi, rimasti intatti. I tecnici dell’Arpat sono sul posto per monitorare l’impatto ambientale e valutare eventuali conseguenze sui corsi d’acqua. La colonna di fumo, visibile anche dai comuni vicini, si è dispersa grazie alle condizioni atmosferiche favorevoli, scongiurando ricadute significative sulla qualità dell’aria. L’odore acre dovuto alla combustione di idrocarburi ha richiesto la distribuzione di mascherine ai presenti.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un’allerta per un raggio di 5 km, chiedendo alla popolazione di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona. A scopo precauzionale, sono state evacuate 15 aziende, una piscina e un palazzetto dello sport nelle vicinanze. Le scuole del territorio, invece, sono rimaste aperte. Sul fronte della viabilità, l’uscita di Calenzano sull’A1 è stata riaperta dopo alcune ore, mentre la circolazione ferroviaria, interrotta in mattinata, sta gradualmente riprendendo, anche se con rallentamenti e modifiche.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ringraziamento ai soccorritori. Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato che la situazione è sotto controllo grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, che hanno contenuto l’incendio rapidamente. L’assessore regionale alla Protezione Civile, Monia Monni, ha rassicurato sulla qualità dell’aria, spiegando che il vento ha disperso i fumi senza generare criticità. Aperta un’inchiesta dalla Procura di Prato per accertare eventuali responsabilità. Il procuratore capo Luca Tescaroli, dopo un sopralluogo, ha spiegato che l’esplosione è avvenuta nella zona di carico, dove erano parcheggiate autobotti in fase di rifornimento. Le indagini proseguono per determinare le cause e verificare eventuali responsabilità.
Fot orepertorio