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Tassa di soggiorno, nel 2024 le cifre sono da record

I dettagli regione per regione

Pubblicato da: redazione | Lun, 9 Dicembre 2024 - 11:02

 Un incremento del +7,8% del gettito nel 2025 rispetto a quest’anno, superando quota 1 miliardo di euro, e più precisamente 1 miliardo 52 milioni di euro. Emerge dalle previsioni dell’Osservatorio Nazionale di Jfc sulla tassa di soggiorno che l’ANSA pubblica in anteprima. “Già oggi – dice Massimo Feruzzi, ceo di Jfc – si intravvedono incrementi, anche importanti, da parte di una molteplicità di amministrazioni pubbliche: da Capaccio Paestum, Novara, Oulx e Marsala che sostanzialmente raddoppiano le tariffe, agli aumenti di vario genere che si dovranno pagare per soggiornare a Milano, Bologna, Bolzano, Pesaro, Perugia, Vicenza, Viterbo, Limone, Gargnano, Cesenatico, Sirmione, Poggibonsi, Chiavari, Bardolino, Rapallo, Salò, etc. per complessivi 53 Comuni che hanno già provveduto in tal senso. Vi sono poi quei Comuni che introdurranno l’imposta a partire dal 2025. Anche in questo caso si tratta di 25 amministrazioni comunali: da Udine e Caserta, da Bellaria Igea Marina a Bagheria, da Termoli a Pavia, ma si pagherà anche a Quartu Sant’Elena, Crema, Torre del Greco, Castel Volturno, Ponti sul Mincio, etc., mentre in altri 27 Comuni si discute in merito ad una possibile introduzione”.

 A fine novembre gli incassi comunali – a livello nazionale – derivanti dall’imposta di soggiorno sono pari a 945 milioni di euro, di circa 100 milioni superiori alle previsioni dell’Osservatorio Nazionale di Jfc sulla tassa di soggiorno di inizio anno, che quantificava in 846 milioni il potenziale incasso del 2024, mentre il dato pre-consuntivo di fine anno indica il superamento dei 976 milioni di euro. Secondo Feruzzi gli incrementi delle tariffe dell’imposta, l’introduzione della medesima in nuovi Comuni, l’ampliamento dei periodi e della durata di applicazione da un lato e la riduzione delle esenzioni dall’altro, ma soprattutto il positivo andamento dei flussi turistici – soprattutto nelle grandi città d’arte italiane – sono tutti fattori che hanno inciso su questo forte rialzo degli incassi. Emerge pertanto come, già a fine novembre, alcuni ambiti regionali segnino indici percentuali di incremento – rispetto ai dati complessivi dello scorso anno – decisamente elevati: in Trentino Alto Adige gli incassi aumentano del +40,9%, l’Abruzzo segna un +25,7% di incassi, la Puglia un +19,5%, in Lombardia e Liguria gli incassi dell’imposta segnano in ambedue i casi incrementi attorno al 15%, mentre in Emilia Romagna vi è un +10,3%. Su tutte le regioni svetta il Lazio con un aumento degli incassi sul 2023 pari al +55,6%. “Basti pensare alla Capitale: la giunta capitolina – spiega Feruzzi – ha modificato le tariffe del contributo con decorrenza 1 ottobre 2023, e tale aumento ha ovviamente inciso in maniera decisa sugli incassi dell’anno corrente.

Incrementi di non poco conto, nella maggior parte superiori al 70% rispetto alle precedenti tariffe. Incassi, quelli relativi al contributo di soggiorno di Roma Capitale che il Tar Lazio conferma essere ‘un’entrata tributaria autonoma e differente rispetto all’imposta di soggiorno, sia per le fonti che la prevedono che per la ratio del prelievo, pur avendo in comune con l’imposta di soggiorno il fatto generatore del tributo nel pernottamento presso una struttura ricettiva’”. A livello nazionale, si assiste ad una continua corsa ad innalzare le tariffe di tale imposta: diversi amministratori dichiarano apertamente di aumentare l’imposta di soggiorno in quanto costretti a causa “dei tagli imposti da questa manovra di bilancio”, mentre altri giustificano tale decisione affermando che “l’imposta di soggiorno viene ritoccata al rialzo per fronteggiare le problematiche dell’overtourism”, senza però spiegare quali siano tali misure. “In estrema sintesi, ciò che ancora manca, dopo ormai 15 anni dalla sua re-introduzione, è la chiarezza sull’utilizzo reale di tali fondi perché, come affermano in molti, tali risorse vengono sempre più utilizzate per coprire buchi di bilancio dei Comuni” conclude Jfc.

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