Bagni sporchi, allagati e acqua fredda. Continuano a far discutere le condizioni del Cara di Bari. A denunciare quanto accade è Solidaria Bari – Sportello autodifesa sindacale Fuorimercato, che ha condiviso un video sui social dove vengono mostrate le condizioni dei servizi igienici alle 4 del mattino. Nelle scorse settimane, anche in seguito alla morte di uno dei residenti del Cara, nel corso delle proteste in tanti avevano denunciato le condizioni all’interno del Cara.
“Dopo le manifestazioni tenute all’inizio di novembre – spiega Solidaria Bari – è indispensabile continuare a denunciare l’inadeguatezza delle cure mediche, la mancanza di servizi igienici e la scarsità di risorse che chi vive nel CARA deve affrontare ogni giorno. A tutto questo si aggiungono i tempi insopportabili di attesa per ricevere il riconoscimento del permesso di soggiorno/documento che spesso superano anche i 12 mesi. I residenti non hanno accesso all’acqua calda e sono costretti a usare bagni che vengono puliti solo irregolarmente e spesso solo sciacquati, senza l’uso di prodotti per la pulizia. Le strutture sanitarie del CARA non sono state costruite per accogliere il numero di persone che sono attualmente costrette a utilizzarle, a causa dell’insistenza del governo nel continuare a sovraffollare. In alcuni casi, si prevede che otto adulti vivano in un solo container”, proseguono.
“Queste condizioni sono vergognose – denunciano infine – la mancanza di manutenzione e cura della struttura del CARA è la prova del modo in cui il governo, sia regionale che nazionale, continua a ignorare i diritti e la dignità delle persone che chiedono asilo. Il CARA è stato progettato per essere isolato dal mondo esterno, lontano dal centro della città, circondato da filo spinato. Condividendo questo video, sfidiamo la segretezza che circonda il CARA, rivelando ciò che lo Stato preferirebbe tenere nascosto”, concludono.
Foto e video Facebook Solidaria Bari