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Turismo, dalla storia millenaria alla natura: ecco Gravina

Per la rubrica turismo scopriamo Gravina

Pubblicato da: Francesca Emilio | Ven, 15 Novembre 2024 - 15:19

Dalla storia millenaria alle bellezze naturali e architettoniche, oggi siamo a Gravina, una città affascinante da scoprire passo dopo passo. Luogo natale di Papa Benedetto XIII, Gravina è circondata da un territorio che unisce natura selvaggia e testimonianze storiche di grande valore, a poca distanza da Matera e Altamura. La città è anche parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, un territorio ricco di biodiversità e perfetto per gli amanti del trekking e delle passeggiate all’aria aperta. Ma andiamo per gradi.

Le Gravine e il Canyon: il cuore selvaggio di Gravina

La principale attrazione di Gravina in Puglia è il canyon della Gravina, una gola profonda creata nel corso di millenni dal torrente omonimo. Questo ambiente naturale è sempre stato fondamentale per la vita e la storia della città, fungendo da risorsa idrica e luogo di rifugio in periodi difficili. Scavato nelle rocce di tufo, il canyon è un invito per tutti gli amanti della natura e della storia a esplorare un paesaggio suggestivo e unico.

Dalle Origini al Periodo Romano: Sidion e Silvium

I primi insediamenti della zona risalgono all’età neolitica, quando il colle di Petra Magna ospitava il villaggio di Sidion, divenuto poi importante sotto l’influenza greca, al punto da coniare una propria moneta. Con l’arrivo dei Romani, Sidion divenne Silvium, una stazione militare lungo la via Appia, fondamentale per i rifornimenti degli eserciti. Nonostante il terremoto e le invasioni barbariche, che portarono alla distruzione di Silvium, alcuni segni di quest’epoca sono ancora visibili e raccontano la storia delle antiche civiltà che popolarono Gravina.

L’architettura rupestre: le chiese e le grotte di Gravina

Tra le caratteristiche più iconiche di Gravina ci sono le sue chiese rupestri, circa ottanta siti scavati nel tufo lungo il canyon. Questi luoghi di culto e rifugio includono la cripta di San Vito Vecchio, il santuario della Madonna della Stella e la suggestiva chiesa di San Michele delle Grotte. Quest’ultima, situata nel rione Fondovico, rappresenta uno degli esempi più noti e visitati di architettura rupestre. Attraverso queste chiese, Gravina racconta il legame tra spiritualità e ambiente naturale che ha segnato la storia della città.

Il ponte-acquedotto: un capolavoro di ingegneria antica

Costruito nel XVII secolo, il ponte-acquedotto di Gravina rappresenta un’importante opera di ingegneria storica, collegando i due versanti del canyon e permettendo il trasporto dell’acqua in città. Ricostruito dopo il terremoto del 1722 dalla famiglia Orsini, il ponte è oggi un’attrazione che offre una vista panoramica mozzafiato sulla Gravina e sulle costruzioni rupestri circostanti.

Il Centro Storico e i rioni antichi

Il centro storico di Gravina, circondato dai rioni di Piaggio, Fondovico e Borgo, è un labirinto di vicoli e scale che si arrampicano intorno a case e chiese in tufo. Passeggiando in quest’area si possono ammirare edifici storici e monumenti come il Palazzo Ducale degli Orsini e il Palazzo Vescovile. La storia e le vicende di queste costruzioni riflettono secoli di cambiamenti architettonici e artistici, in un’atmosfera che riporta indietro nel tempo. Gravina in Puglia vanta inoltre un patrimonio architettonico di grande valore, costituito da antichi palazzi nobiliari come il Palazzo Calderoni-Martini, il Palazzo Popolizio e la Villa D’Ecclesis. Alcuni di questi edifici sono stati dimora di figure di spicco come Arcangelo Scacchi, mineralogista e geologo. Ogni palazzo conserva dettagli unici che raccontano le storie delle famiglie e dei personaggi che hanno lasciato un’impronta nella storia della città. Da non perdere sicuramente anche i musei, tra questi il museo e biblioteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, con i suoi preziosi reperti archeologici, e il Museo della Civiltà Contadina, che offre uno spaccato della vita rurale della Murgia. Le chiese storiche, tra cui la Cattedrale, la Chiesa di Santa Sofia e quella di San Nicola, completano un percorso che unisce fede e arte, con le loro architetture antiche e le opere d’arte custodite all’interno.

Gravina sotterranea e natura 

Sotto le strade e i palazzi di Gravina si nasconde un vero e proprio mondo sotterraneo. Grazie all’Associazione Gravina Sotterranea è possibile esplorare queste cavità, originariamente scavate per estrarre il tufo e poi usate come cantine, cisterne e chiese. I tour guidati permettono di conoscere questa dimensione nascosta, che offre una prospettiva unica sulla vita quotidiana di un tempo e sui segreti della città. Oltre al centro storico e a quello che è nascosto nel sottosuolo, Gravina è un paradiso per gli amanti della natura. Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con i suoi paesaggi mozzafiato, le masserie e i sentieri, offre molte opportunità di trekking e passeggiate. A sud-ovest della città, il Bosco Difesa Grande si estende per quasi duemila ettari, offrendo percorsi nella natura e la possibilità di scoprire una biodiversità unica.

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