Danio Manfredini, maestro sensibile e rigoroso del teatro contemporaneo, torna sul palcoscenico del Teatro Kismet di Bari con uno struggente ritratto di un’umanità ‘diversa’. Sabato 9 novembre alle ore 21 e domenica 10 novembre alle ore 18 in scena Cinema Cielo nel nuovo appuntamento della Stagione serale 2024.25 Attraversamenti, a cura di Teresa Ludovico per Teatri di Bari. Insignito del Premio Ubu 2004 per la miglior regia, Cinema Cielo è uno spettacolo che mette a fuoco le vite di personaggi emarginati in fuga dalla solitudine, per i quali il sesso è bisogno, evasione, merce, voglia di compagnia e ricerca d’amore. Danio Manfredini – attore e autore vincitore di vari premi, l’ultimo nel 2023 alla carriera – ci trasporta in un mondo quasi completamente scomparso, quello delle sale cinematografiche a luci rosse, e ci mostra, con occhio crudo e poetico, un’umanità colorata, ma “diversa” ed emarginata, in cerca di emozioni e calore.
La narrazione si intreccia con un’opera sonora ispirata al romanzo Notre Dame des Fleurs di Jean Genet, creando una fusione tra la vita del cinema e l’universo poetico e dolente dei personaggi dello scrittore francese. Il buio del cinema diventa metafora dell’emarginazione e sfida alla morale comune, e le voci si trasformano in evocazioni poetiche, facendo emergere un mondo di ombre che riflettono la realtà umana. L’opera combina l’universo carcerario del romanzo con il buio mondo del Cinema Cielo, sala a luci rosse milanese ora chiusa. Racconta di Louis, che tutti chiamano Divine, dei suoi amanti e di Nostra Signora dei Fiori, seducente assassino. Un testo che si fa metafora di esclusione, scritto e diretto da Manfredini, che ne è anche interprete insieme a Patrizia Aroldi, Vincenzo Del Prete, Giuseppe Semeraro, Andrea Peracchi. Uno spettacolo che è metafora della sua poetica teatrale di sperimentazione e analisi del ‘diverso’; una produzione Sardegna Teatro e Teatri di Bari.
Danio Manfredini ha vinto 4 Premi Ubu, il primo nel 1989 con Miracolo della rosa, dieci anni più tardi con Al presente (miglior attore) e ancora nel 2004 con Cinema Cielo (miglior regia). A dicembre 2013 ritira il quarto premio UBU, sezione Premi speciali, “per l’insieme dell’opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere”. Sabato 9 novembre nel foyer del teatro sarà presente l’associazione culturale Un panda sulla luna (che gestisce anche una libreria a Terlizzi): gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere.