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Viaggi in solitaria e mete di nicchia: le nuove tendenze del turismo

I dati

Pubblicato da: redazione | Sab, 9 Novembre 2024 - 17:32

Le località cosiddette secondarie o di nicchia hanno visto una maggiore popolarità negli ultimi anni, ma le fughe in città sono di nuovo in aumento: il 60% dei viaggiatori prevede infatti di visitare i grandi centri urbani nel 2025, percentuale che raggiunge il 70% per i rispondenti italiani. Anche la Gen Z rimane colpita dal fascino delle capitali e dichiara di preferire le mete più popolari (con il 74%).

Le capitali che offrono più attività culturali si aggiudicano il primo posto come località maggiormente richieste sulla piattaforma Omio nel 2024. Non solo monumenti iconici ma anche cibo (24%), concerti (21%) ed eventi sportivi (18%) sono tra le ragioni principali per cui i viaggiatori si riversano nelle grandi metropoli. Nel 2024, le prenotazioni Omio per le capitali sono state le più richieste nei mercati principali ed è stato registrato un aumento del 51% delle prenotazioni multimodali rispetto all’anno precedente.

Dalla scoperta di sé all’importanza del benessere mentale, dall’indipendenza alla costruzione della propria sicurezza, viaggiare da soli ha molti vantaggi. A questo proposito, il report di Omio suggerisce che a livello globale presto si assisterà a un aumento di viaggiatori di sesso maschile che pianificano un viaggio in solitaria nel 2025, nello specifico il 30% degli uomini rispetto al 23% delle donne. Guardando in particolare all’Italia, i dati evidenziano risultati più bilanciati tra i due generi: nel Belpaese infatti il 22% dei viaggiatori pensa di organizzare un viaggio in solitaria per il 2025 rispetto al 18% delle viaggiatrici italiane. In entrambi i casi, più del 25% dei rispondenti italiani pianifica di spendere più di 2.000€ a persona per un viaggio internazionale nel 2025.

Viaggiare amplia gli orizzonti e offre una nuova prospettiva sulle culture straniere, ma comporta anche delle sfide. I viaggiatori citano le barriere linguistiche e il dover utilizzare compagnie di trasporto sconosciute come maggiori fonti di stress, con il 29% degli intervistati che ha difficoltà con i trasporti all’estero, dato che arriva persino al 36% per i viaggiatori dello Stivale. Le percentuali aumentano ancora se si considerano gli appartenenti alla Gen Z (39%) e i Millennial italiani (40%), numeri che sottolineano come la barriera linguistica sia ancora un ostacolo per i più giovani, che hanno bisogno di affidarsi a strumenti che facilitino la comprensione dei trasporti internazionali. Secondo i dati, nel 2025 i turisti si affideranno sempre di più alla tecnologia per orientarsi nelle complessità dei viaggi internazionali: il 44% afferma che utilizzerà l’intelligenza artificiale per pianificare e prenotare viaggi nel 2025, rispetto al 27% del 2024.

Mentre la bassa stagione (nei mesi di maggio e settembre) può sicuramente offrire condizioni più economiche, meno folla e clima temperato, sembra che non si possa resistere e viaggiare nei periodi di sole “garantito”. Nel 2024, il 74% dei viaggiatori riteneva che giugno, luglio e agosto fossero i periodi migliori per una pausa. Nel 2025 la previsione è in linea, con il 76% che preferisce l’esperienza turistica in alta stagione rispetto alle opzioni fuori stagione. I dati della piattaforma confermano questa tendenza, il 42% di tutte le prenotazioni via app sono state fatte proprio per viaggi nei mesi estivi per eccellenza.

Prenotare una destinazione per le vacanze non è sempre semplice. Con così tante opzioni tra cui scegliere, spesso si è sotto pressione per assicurarsi di selezionare la giusta location che soddisfi le aspettative di viaggio. Non sorprende quindi che i più esperti utilizzino sempre di più l’intelligenza artificiale: il 32% degli intervistati italiani ha dichiarato che prenderebbe in considerazione l’utilizzo di piattaforme di viaggio basate sull’intelligenza artificiale per suggerimenti sulle destinazioni nel 2025 (dato più alto della media globale, che si attesta al 28%). Inoltre, il 45% dei viaggiatori del Belpaese afferma che utilizzerà l’intelligenza artificiale per pianificare e prenotare viaggi nel 2025, rispetto al 24% del 2024.
L’importanza dei viaggi consapevoli continua a crescere rapidamente e, sempre di più, i viaggiatori cercano di ridurre al minimo gli impatti negativi e di supportare come possono le comunità e i luoghi che visitano. A questo proposito, il 68% degli italiani è più propenso a viaggiare in luoghi che incentivano i soggiorni sostenibili (la media globale arriva al 58%), un trend rispetto al quale anche la Gen Z italiana si conferma sensibile (71%). Il 44% degli italiani afferma che supportare le attività commerciali e i ristoranti locali è una parte fondamentale dei propri piani di viaggio.

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