(di Samantha Dell’Edera) Nuovo regolamento per semplificare le rateizzazioni per chi ha tasse non pagate. La bozza è in discussione nei municipi e sarà portata in Consiglio per l’approvazione delle modifiche. Si è deciso di attivare una disciplina di accesso al beneficio della rateizzazione meno restrittiva, in ragione della necessità di facilitare la platea contributiva che intende regolarizzare la propria posizione ma che non dispone della liquidità necessaria in unica soluzione, nonché in considerazione dell’esigenza dell’Ente di aumentare la capacità di riscossione in fase volontaria. Solo per il 2024 è stata prevista una entrata dall’evasione fiscale di circa 15 milioni di euro.
Si è deciso allora di sostituire in via ordinaria il vincolo della soglia Isee con la valutazione della congruità della richiesta rispetto alle effettive disponibilità di liquidità, ad eccezione degli importi inferiori ad euro 5.000 che prevedono una modalità ancor più semplificata con la sola autocertificazione in ordine allo stato di temporanea difficoltà economica e/o finanziaria. Oltre i 5mila euro di isee sarà invece valutata la richiesta sulla base del saldo e dell’attestazione della giacenza media annua riferita a depositi bancari e/o postali aggiornati all’ultima data disponibile. Introdotta anche la modalità di rateizzazione straordinaria in deroga con rata minima a 50 euro e numero rate massimo pari a 72, in presenza di condizioni di difficoltà di natura straordinaria ed eccezionale, da valutarsi in base a determinati indicatori specifici.
Contestualmente si reintroduce l’obbligo di presentazione della polizza fideiussoria, o in alternativa il versamento immediato del 20% dell’importo, per i soli importi a debito complessivamente superiori ad euro 40.000 onde tenere maggiormente indenne l’ente dalle ipotesi di insolvenza del piano rateale. Vengono introdotti anche l’istituto del contradditorio preventivo per gli atti non di pronta liquidazione, l’autotutela obbligatoria e facoltativa: vengono rimodulate anche le percentuali della sanzione a seguito della riduzione per omesso o tardivo versamento, dal 30 al 25 percento dal primo settembre 2024.