(di Rosanna Volpe) Ennesimo anno da record per gli interventi di tumore al pancreas al Miulli. Nel 2023 le resezioni per tumori pancreatici sono state ben 45. Grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie – come la chirurgia robotica e laparoscopica con cui è stata svolta quasi metà degli interventi – il volume di pazienti trattati per questa patologia è cresciuta e ha interessato persone non solo pugliesi ma anche provenienti da extra-regione. Riccardo Memeo, direttore dell’U.O.C. di Chirurgia Epatobiliare e Pancreatica del Miulli, racconta a Borderline24 il percorso seguito dalla sua equipe.
Direttore un risultato importante che nel tempo si è consolidato. Qual è stato il percorso?
“Sono risultati costruiti nel tempo, puntando su un forte gruppo multidisciplinare e su eccellenze “pugliesi” che hanno deciso di tornare a casa per migliorare l’offerta sanitaria su patologie come fegato e pancreas a forte migrazione sanitaria. Essere il primo centro in puglia per numero di interventi per fegato e pancreas e nei primi quindici a livello nazionale è per me motivo di orgoglio”.
Quale il punto di forza del progetto Miulli?
”Il progetto Miulli ha avuto la capacità e la lungimiranza, a differenza di altre strutture, di creare un progetto in cui tutte le figure professionali siano presenti e possano garantire una assistenza completa durante tutto il “patient journey”, facendo sentire il paziente al sicuro nella presa in carico medica e infermieristica”.
Quanto c’è ancora la tendenza a consultare professionisti extra regione e per quale ragione?
“Scegliere dove farsi curare è un diritto del paziente, ben sapendo che i risultati del nostro gruppo sono sovrapponibili a centri di riferimento nazionali. E’ importante quando si sceglie di farsi curare “a casa propria” di indirizzarsi verso quelle strutture presenti sul territorio ad alto volume che possano garantire una corretta presa in carico per parologia epatica e pancreatica. Drammatico il dato AGENAS che evidenzia come ancora ci siano in puglia ospedali che operano per queste patologie con il 100% di mortalità”.
Prossimo obiettivi?
“Continuare con la formazione dei giovani, potenziare ulteriormente l’approccio mininvasivo e la chirurgia robotica, mantenendo gli stessi standard assistenziali fino ad ora garantiti, che ci permettono di essere fra i primi centri nazionali per trattamento dei tumori di fegato e pancreas”.