Trentasei condanne per un totale di 360 anni di carcere. È quanto inflitto dal gup del tribunale di Lecce, Maria Francesca Romano, nell’ambito del processo celebrato con il rito abbreviato scaturito dall’operazione “Stealth” condotta dai carabinieri nel novembre del 2023.
Nel processo sono imputati presunti appartenenti a una organizzazione di stampo mafioso dedita allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra nonché ordigni ad alto potenziale esplosivo, estorsione, danneggiamenti a seguito di incendio, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Le richieste dell’accusa che aveva invocato 330 anni di carcere sono state accolte quasi in pieno. Venti anni di reclusione la pena più alta inflitta nei confronti di Fernando Nocera, 68enne, considerato a capo del sodalizio.
Per le parti civili, tra cui il ministero dell’Interno, il Comune di Carmiano e l’ex sindaco Giancarlo Mazzotta, come vittima di estorsione, è stato invece disposto il risarcimento del danno in separata sede. Disposta una provvisionale di 10mila euro.