Un infermiere del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Galatina (Lecce) è stato aggredito, fisicamente e verbalmente, senza gravi conseguenze, da un uomo di nazionalità straniera in stato di agitazione che, giunto in ambulanza, lamentava un dolore persistente alle gambe da sette mesi: all’improvviso ha cominciato a dare in escandescenze ed ha rifiutato la visita medica. L’uomo, oltre ad aver aggredito l’operatore, ha danneggiato i dispositivi (telefono, computer) presenti nel triage ed è fuggito. Rintracciato dai poliziotti e portato in commissariato ha aggredito due agenti.
E’ stato quindi riportato al pronto soccorso perché in stato di agitazione. Qui è stato sottoposto ad accertamenti e trovato positivo ai cannabinoidi, quindi è stato affidato al Centro di salute mentale di Lecce. “Si tratta purtroppo dell’ultimo di un lungo elenco di aggressioni ai danni dei nostri sanitari – afferma il dg della Asl di Lecce Stefano Rossi -. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per prevenire e contrastare comportamenti violenti, ingiuriosi, offensivi o molesti che, è bene ricordarlo, rappresentano un reato.”
L’uomo, un cingalese di 47 anni, è stato posto agli arresti domiciliari per violenza e resistenza a pubblici ufficiali, lesioni e danneggiamento. Dalle banche dati delle forze di polizia, risulta – a quanto viene riferito – che l’uomo avesse a carico denunce per precedenti aggressioni al personale sanitario.