L’annuncio era stato dato prima dell’estate: il teatro Purgatorio avrebbe chiuso e lo avrebbe fatto dopo uno spettacolo “Dal Purgatorio al Paradiso”, l’ultimo in scena. Ieri le ruspe sono entrate in azione per “mangiarsi” la struttura che per decenni ha ospitato il simbolo del vernacolo barese.
“Quell’ultima locandina davanti ad un altro teatro storico abbattuto è un’immagine tristissima- spiega Fabiano Marti, pubblicando la foto delle ruspe in azione – Di fronte al Teatro Purgatorio ho vissuto per un anno, su quel palco ci sono salito, ci ho recitato, ho sentito le risate e gli applausi del pubblico. Quelle risate e quegli applausi ai quali Nicola Pignataro e la sua compagnia erano abituati, e che da questo momento non ci saranno più! I teatri e i cinema dovrebbero essere ristrutturati, costruiti, mai abbattuti, dovrebbero essere preservati da tutto e tutti, perché ogni volta che un teatro muore, anche la città muore un po’”.
(foto Fabiano Marti)