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Medici aggrediti all’ospedale di Foggia, 5 indagati

La ricostruzione

Pubblicato da: redazione | Ven, 4 Ottobre 2024 - 18:51

Sono cinque, tutti parenti stretti della ragazza morta durante un intervento chirurgico nell’ospedale di Foggia, le persone indagate che rischiano il processo per l’aggressione al personale sanitario avvenuta la sera del 4 settembre scorso nel reparto di chirurgia toracica del policlinico Riuniti di Foggia. La procura ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a padre, una sorella e due fratelli e uno zio della giovane, Natasha Pugliese, 22enne di Cerignola, accusati di lesioni e minacce. La giovane era stata ricoverata in ospedale in seguito ad un incidente stradale e qualche giorno dopo era stata sottoposta ad un intervento chirurgico urgente durante il quale morì. Quella sera, quando il personale sanitario comunicò ai parenti il decesso, questi reagirono violentemente aggredendo medici e infermieri che furono costretti a barricarsi in una stanza del reparto e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. La famiglia della giovane sostiene che Natasha sia morta per errori commessi da chi l’aveva in cura e anche su questo la procura di Foggia ha aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati venti persone – tra medici e operatori sanitari – per omicidio colposo. La ragazza è stata ricoverata in ospedale al Policlinico Riuniti dal 19 giugno scorso, dopo un incidente avuto a Cerignola mentre viaggiava su un monopattino.

Sul corpo di Natasha Pugliese è stata eseguita nelle scorse settimane l’autopsia i cui esiti saranno depositati entro i prossimi due mesi. Intanto anche la dirigenza del Policlinico ha avviato fin dalle ore immediatamente successive al decesso un’indagine interna per ricostruire e valutare tutto il percorso assistenziale fornito alla giovane di Cerignola. La vicenda, seguita nel giro di pochi giorni da altri episodi di violenza nell’ospedale da parte di pazienti o loro parenti nei confronti del personale sanitario, ha suscitato una reazione generale tanto che nei giorni seguenti i sindacati medici e non organizzarono una manifestazione nazionale davanti all’ingresso del Policlinico di Foggia per chiedere interventi per la sicurezza in corsia. Dal policlinico è arrivata anche la proposta per istituire la figura del manager della sicurezza varata in collaborazione con l’università per gestire le emergenze e regolare il flusso degli accessi al pronto soccorso e al resto dell’ospedale.

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