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Tristezza ed insoddisfazione: cresce la nostalgia per le vacanze

La sindrome da rientro: il sondaggio

Pubblicato da: redazione | Sab, 21 Settembre 2024 - 15:45

La sindrome da rientro o “post-vacation blues” diventa anche “pre-vacation blues”, sindrome da attesa dell’agognata partenza, una risposta psico-fisica ormai normale non solo al ritorno ad una quotidianità diversa dai ritmi tranquilli e rilassati della vacanza ma anche in attesa di poter interrompere la routine della vita di ogni giorno» puntualizzano gli esperti di Vamonos-Vacanze (www.vamonos-vacanze.it), il tour operator italiano specializzato in crociere per single.

Succede ogni anno subito dopo le vacanze sulla neve, nei mesi primaverili in attesa delle vacanze estive e dinuovo poi al rientro dall’estate, quando il ritorno alla routine è ancora più traumatico —avvisano gli esperti— e fa affiorare un maggiore senso di tristezza, ansia ed insoddisfazione.

«Il fenomeno negli anno precedenti riguardava un italiano su 3, nella fascia di età compresa tra i 25 ed i 48 anni. Ora invece la “pre e post vacation blues” raddoppia il suo bersaglio, andando a colpire ben 2 italiani su 3» osservano gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.

La colpa è anche dell’aggravarsi della crisi climatica, di quella economica e del nuovo contesto geopolitico che va ad aggravare il nervosismo, la tristezza e la stanchezza dei nostri connazionali.

«Certamente oggi siamo ulteriormente appesantiti da tutte queste preoccupazioni che già l’anno scorso hanno avuto un peso notevole sull’equilibrio psicologico delle persone» spiegano gli analisti di Vamonos-Vacanze.it, che attraverso un sondaggio sugli iscritti al portale hanno rilevato che per compensare 4 italiani su 10 tende ad ingrassare.

In base al sondaggio realizzato dal tour operator romano su un campione di 1.000 uomini e 1.000 donne di età compresa tra i 18 ed i 50 anni, il 72% delle italiane ed il 68% degli italiani si ritrova ad affrontare lo stress da «nostalgia delle vacanze».

«La routine quotidiana, gli impegni familiari, il lavoro o lo studio e via dicendo si accompagnano ad ansie e stress a causa appunto delle abitudini e degli impegni e scadenze da rispettare» sottolineano gli esperti.

Il disagio si manifesta come malessere psicologico e fisico e colpisce soprattutto coloro che vivono il lavoro a ritmi frenetici, così ci si sfoga anche sul cibo.

Secondo il sondaggio di Vamonos-Vacanze, il 45% dichiara di mangiare molto di più dopo il rientro dalle vacanze. «Al rientro dalle ferie siamo tutti maggiormente esposti a prendere peso, lasciandoci trascinare dallo stress e rifugiandoci nei piaceri della tavola, rinunciando perfino allo sport ed alle attività fisiche che invece abbiamo praticato abitualmente durante le ferie estive» spiegano gli analisti.

Ma si mangia di più anche in attesa delle vacanze (38%), mettendosi poi “a dieta” nelle 2 o 3 settimane che precedono il viaggio.

Certo lo stress è dietro l’angolo, la vita di tutti i giorni non è facile ed è così che ci ritroviamo ad avere in Italia il 42% della popolazione in sovrappeso e circa il 10% di obesi.

Come combattere lo stress? «La soluzione migliore è quella di affrontare la routine step-by-step, con gradualità, concedendosi dei periodi di assestamento, prendendosi cura del proprio corpo mantenendo un giusto ritmo sonno-veglia —che solitamente in vacanza è meno regolare— e cercando di seguire un’alimentazione corretta. Ma anche incominciare a pensare alle prossime vacanze o prenotare una minivacanza estemporanea» concludono gli esperti di Vamonos-Vacanze.it.

«La “vacanza estemporanea” è una scelta sempre più ricorrente tra gli italiani, anche per chi la vacanza già l’ha fatta ma non vuole perdere l’occasione di un bis in taluni casi perfino a metà prezzo. E sì perché partendo in maniera “estemporanea” i voli e gli alloggi costano molto meno rispetto ai mesi centrali estivi e nel contempo le località sono meno affollate, con condizioni meteorologiche spesso ottimali» concludono i responsabili di Vamonos-Vacanze.it.

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