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Scuole al via in Puglia con cattedre vuote e 44 istituti in meno

Le emergenze elencate dalla Cgil

Pubblicato da: redazione | Ven, 6 Settembre 2024 - 15:24

Si avvicina l’avvio delle lezioni fissate dal calendario scolastico regionale per lunedì 16 settembre (molte scuole hanno anticipato l’inizio delle lezioni per consentirsi adattamenti delle attività nel corso dell’anno), ma i problemi, vecchi e nuovi, che i lavoratori della scuola pugliese e, corrispondentemente le famiglie, dovranno affrontare sono considerevoli. Lo spiega in una nota Ezio Falco, segretario generale Flc Cgil Pugia.

Maggiore precarietà, soprattutto su sostegno

Per la prima volta da diversi anni a questa parte le assunzioni in ruolo non copriranno i posti comuni, a causa del piano di assunzioni motivato col PNRR. Oltre 600 cattedre rimangono scoperte in modo programmato per consentire lo svolgimento del concorso PNRR bis previsto il prossimo autunno. Cattedre che saranno coperte con l’assunzione di docenti a tempo determinato che verranno reclutati nei prossimi giorni dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). E per la prima volta in diverse province (Bari, Bat e non solo) docenti abilitati e specializzati rischieranno di rimanere senza incarico annuale nonostante stia ancora crescendo il numero di alunni con disabilità.

Proprio sul sostegno, si registra (anche qui per la prima volta da diversi anni) l’arresto del percorso virtuoso che portava al riconoscimento in cattedre stabili (c.d. organico di diritto) delle cattedre temporanee (quelle attivate per un solo anno e su cui è impossibile fare assunzioni in ruolo, dette anche “in deroga”). Anche per effetto di questa scelta politica di contenimento della spesa, le cattedre temporanee, “in deroga”, aumenteranno presumibilmente del 30% rispetto allo scorso anno.

Se nell’anno appena concluso le cattedre di sostegno stabili (in organico di diritto) nel loro complesso rappresentavano il 54% dell’organico totale del sostegno pugliese, poco più della metà, durante quest’anno scolastico, probabilmente, il rapporto si invertirà: le cattedre temporanee (coperte da supplenti), per effetto della scelta del governo, supereranno quelle stabili. Già all’inizio dell’anno scolastico, infatti, con la prima autorizzazione di posti “in deroga” (ma l’amministrazione procede ad attivare nuovi posti di sostegno temporanei sulle nuove diagnosi nel corso dell’anno, fino a marzo) le cattedre temporanee complessive hanno superato quelle dello scorso anno, 8.827 per l’anno scolastico 2024/25 contro 8.443 dell’anno scolastico 2023/24, quasi 400 in più già all’inizio delle lezioni.

Facile prevedere a questo punto che su tutto l’anno, l’incremento dei posti temporanei, destinati ai precari, conosceranno un aumento di circa il 30% con buona pace del diritto alla continuità degli alunni con disabilità e della stabilizzazione lavorativa dei docenti precari di sostegno che lavorano da anni e che hanno manifestato in massa mercoledì scorso davanti al Ministero dell’Istruzione con una folta delegazione pugliese sostenuta dalla FLC CGIL.

Idonei concorsi 2020 e 2023 a spasso

Paradossale è anche la situazione degli idonei dei concorsi ordinari celebratisi in Puglia recentemente, docenti, spesso precari da anni, che hanno superato talvolta più procedure concorsuali, ma non vengono assunti per le regole astruse con le quali il governo ha inteso tutelare (inefficacemente) i primi, circa 1500 in regione, ignorando completamente i secondi. Una macchina organizzativa costosa e, inevitabilmente, problematica che riconosce la capacità dei docenti, ma non provvede alla loro stabilizzazione e offre, anzi, come prospettiva più concreta l’ennesimo concorso autunnale per un numero di posti, 600 circa da dividere su tutti i gradi di istruzione dall’infanzia alle superiori, che si preannuncia assai striminzito.

Dimensionamento scolastico: si parte con 44 scuole in meno

La Puglia avvia l’anno scolastico con 583 istituzioni scolastiche a fronte delle 627 che sono state attive nell’anno scolastico 2023/24. Una riduzione di 44 istituti determinata dal contestatissimo piano di dimensionamento voluto dal governo e mascherato, anche in questo caso, con supposti diktat del PNRR. La riduzione delle scuole pugliesi,

però, non si fermerà e andrà avanti ancora nei prossimi due anni. Per il prossimo anno scolastico, 2025/26, infatti, il piano ministeriale prevede un taglio per la Puglia di altre 18 istituzioni scolastiche (il confronto con gli enti locali è già partito al riguardo) e altre 8 si aggiungeranno l’anno successivo, 2026/27. Insomma, altri 26 posti di dirigenti scolastici e DSGA che si perderanno, determinando accorpamenti innaturali di scuole, sempre più articolate, complesse e burocratizzate, generando caos e confusione, l’esatto contrario di ciò che sarebbe necessario.

L’impegno della FLC CGIL di Puglia

Le nostre strutture sono impegnate da tempo e rilanceranno il proprio impegno per contrastare la precarietà dei lavoratori della scuola e difenderne il diritto alla stabilizzazione con iniziative che saranno assunte fin dai prossimi giorni. Rivendicheremo il diritto dei docenti a una valorizzazione efficace della propria idoneità concorsuale e allo stesso tempo contrasteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione le operazioni di ristrutturazione fantasiose delle scuole, convinti che la tutela dei diritti dei lavoratori della scuola pugliesi, consenta di garantire il diritto a una scuola adeguata ed efficace per gli studenti e le famiglie, soprattutto quelli in condizioni di maggiore vulnerabilità.

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