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Oncologico di Bari, radioterapia anche di sera per garantire le cure

Garantiti negli ultimi tre mesi trattamenti e prime visite ad oltre 300 pazienti

Pubblicato da: redazione | Mer, 28 Agosto 2024 - 14:29

Mentre sono in corso i lavori per la sostituzione di uno dei due acceleratori lineari del parco grandi macchine dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, l’unità operativa di radioterapia ha garantito negli ultimi tre mesi trattamenti e prime visite ad oltre 300 pazienti, grazie anche alla scelta di prolungare l’orario dei trattamenti dalle 7 alle 21. Da giugno ad agosto, infatti, sono stati 251 i pazienti che hanno regolarmente eseguito i cicli di radioterapia programmati e previsti dal proprio piano terapeutico. A questi si aggiungono 75 prime visite in più rispetto a quelle programmate, per lo più pazienti con tumore del seno e del polmone, presi in carico nei mesi di luglio e agosto.

«Nel pieno dell’estate, e con una macchina in meno per i trattamenti, abbiamo garantito a tanti pazienti di proseguire le proprie cure, senza gravare in alcun modo sulle altre aziende sanitarie della regione», spiega il direttore generale Alessandro Delle Donne. «Tutto ciò è stato possibile grazie ad un’accorta organizzazione del lavoro dell’unità operativa, e alla disponibilità di tutta l’équipe di radioterapia, medici, infermieri e tecnici, che ha esteso l’orario di trattamenti fino alla sera. I due medici radioterapisti del gruppo mammella/polmone, poi, hanno  permesso a tanti pazienti di avviare i trattamenti, garantendo per tutti la piena tempestività della presa in carico». I lavori in corso nel bunker al piano -2 dell’Istituto, iniziati a giugno, andranno avanti fino a fine anno e prevedono non solo l’installazione di un nuovo acceleratore lineare, più veloce, più preciso e più preformante, ma anche l’adeguamento dei locali esistenti. Gli interventi in corso rientrano nel piano di rinnovo del parco macchine dell’Istituto, finanziato per oltre 12 milioni con fondi del PNRR e FESR. «I lavori in corso – commenta Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto – non hanno interrotto nè ostacolato l’assistenza sanitaria. Tutto ciò è indice di una buona organizzazione del lavoro e, soprattutto, di un’attenzione al paziente»

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