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RSPP: chi è, cosa fa e quando è obbligatoria la sua figura in azienda?

Pubblicato da: C.P. | Mer, 28 Agosto 2024 - 07:09

La sicurezza sul lavoro è molto importante per riuscire a preservare al meglio la salute dei propri dipendenti e per riuscire a lavorare con le giuste procedure. 

Per questo motivo, è stata introdotta la figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) dal Decreto Legislativo 81/2008, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. 

Il RSPP è nello specifico una persona designata dal datore di lavoro che può gestire e coordinare le attività di prevenzione e protezione dai rischi all’interno di un’azienda. Il datore di lavoro può scegliere sia un consulente RSPP esterno sia interno, a seconda delle necessità e in base anche al lavoro che deve svolgere il responsabile per la sicurezza. 

Ma chi è esattamente l’RSPP, quali sono le sue responsabilità, e quando è obbligatoria la sua nomina? Lo scopriamo nel dettaglio. 

Chi è il consulente RSPP?

Il consulente RSPP è una figura chiave nel sistema di gestione della sicurezza aziendale. Il suo ruolo consiste nel garantire che vengano adottate tutte le misure necessarie per prevenire infortuni sul lavoro e proteggere la salute dei dipendenti. Il Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce che ogni azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni o dal settore di appartenenza, deve nominare un RSPP.

La nomina dell’RSPP può avvenire in due modi:

  1. RSPP interno: un dipendente dell’azienda viene designato per ricoprire il ruolo di RSPP. Questo individuo, indipendentemente dal suo tipo di contratto, è responsabile della coordinazione del servizio di prevenzione e protezione, adattando le strategie di sicurezza alle specificità dell’organizzazione.
  2. RSPP esterno: in alternativa, l’azienda può nominare un consulente esterno con le competenze necessarie per svolgere le stesse mansioni del RSPP interno. Questa opzione è spesso scelta da aziende di piccole dimensioni o in settori ad alto rischio, dove le competenze richieste per il ruolo sono particolarmente specializzate.

Il consulente RSPP, sia interno sia esterno, ha una serie di compiti fondamentali che mirano a garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti. 

I principali compiti del Responsabile della Sicurezza

Uno dei compiti principali del RSPP è l’analisi e la valutazione dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro. Questo processo include l’identificazione delle potenziali fonti di pericolo e la proposta di misure preventive adeguate a ridurre o eliminare tali rischi. 

La valutazione dei rischi è un’attività continua, che richiede un monitoraggio costante per garantire che le condizioni di lavoro rimangano sicure.

Inoltre, il RSPP è anche responsabile della redazione del Documento per la valutazione dei rischi o DVR, un documento obbligatorio che riassume tutte le valutazioni effettuate e le misure di prevenzione adottate. 

Il DVR deve essere aggiornato regolarmente per riflettere eventuali cambiamenti nelle condizioni di lavoro o nell’organizzazione aziendale. Questo documento è essenziale per dimostrare la conformità dell’azienda alle normative sulla sicurezza.

Inoltre, questa figura deve anche organizzare corsi di formazione per istruire i lavoratori sull’importanza della sicurezza sul lavoro e sulle procedure da seguire in caso di emergenza. Oltre a dover sensibilizzare i dipendenti sull’importanza di adottare comportamenti sicuri e responsabili durante lo svolgimento delle loro attività lavorative.

Quando è obbligatorio nominare un RSPP esterno?

Sebbene molte aziende preferiscano nominare un RSPP interno, esistono situazioni in cui è più conveniente o addirittura obbligatorio ricorrere a un RSPP esterno. Alcuni di questi casi includono:

  • Dimensioni ridotte dell’azienda: se l’azienda è di piccole dimensioni e non dispone di risorse interne sufficienti per formare un RSPP, la nomina di un consulente esterno può garantire la conformità alle normative sulla sicurezza.
  • Specificità dell’attività: in settori particolarmente complessi o ad alto rischio, un RSPP esterno con competenze specialistiche può offrire un contributo significativo per gestire in modo adeguato la sicurezza.
  • Risorse interne limitate: se l’azienda non ha la capacità di formare e mantenere aggiornato un RSPP interno, affidare il ruolo a un consulente esterno può essere una scelta strategica.

È importante sottolineare che, anche quando viene nominato un RSPP esterno, il datore di lavoro rimane comunque responsabile della sicurezza dei dipendenti. L’RSPP, infatti, supporta il datore di lavoro nell’adempimento delle sue responsabilità, ma non lo esonera dai suoi obblighi.

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