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Zironelli: “Sogliano stava costruendo un Bari forte”

L'allenatore veneto ha svelato dei curiosi retroscena relativi al suo breve periodo barese e analizzato questo avvio di stagione dei biancorossi

Pubblicato da: Nicola Lucarelli | Mer, 21 Agosto 2024 - 16:44

L’eco della sconfitta rimediata contro la Juve Stabia è ancora presente, così come i malumori della tifoseria biancorossa per i mancati rinforzi nonostante il campionato sia già iniziato. Ma venerdì sarà nuovamente campionato con i galletti che faranno visita al Modena di mister Bisoli. Anche l’esordio della squadra emiliana non è stato dei migliori: sconfitta per 2-1 contro il Sudtirol.

Per affrontare i vari temi del match e di questo inizio di torneo, ci siamo rivolti ad un (quasi) doppio ex come Mauro Zironelli che si è concesso a un’intervista in esclusiva ai microfoni di Borderline24.com.

Mister Zironelli, sia Bari che Modena hanno perso all’esordio in campionato. Due sconfitte diverse tra loro…

“Si, due sconfitte giunte in maniera differente e contro avversari di diversa caratura. Il Sudtirol è ormai una squadra affermata nel campionato cadetto e una sconfitta poteva anche starci. Mi ha invece sorpreso la battura d’arresto interna del Bari contro la Juve Stabia, speriamo ci sia presto un riscatto. Credo che le buone prestazioni in Coppa Italia contro Cremonese e Napoli possano aver illuso i calciatori di Bari e Modena”.

Dopo un buon pre campionato, i tifosi del Bari si aspettavano ben altra prova: come se lo spiega?

“Probabilmente la Juve Stabia aveva più fame ed entusiasmo rispetto al Bari. Ma la squadra biancorossa è composta da calciatori in grado di ribaltare subito la situazione: penso a gente esperta come Maiello e Lasagna o giovani promettenti come Sgarbi. Siamo ancora ad agosto e la condizione fisica non è ancora delle migliori”.

Nel post partita, mister Longo ha parlato di poca concentrazione e scarsa intensità da parte della squadra, ingredienti basilari per far bene in serie B…

“Sull’importanza della concentrazione in B sono d’accordo, mentre per quanto concerne l’intensità, ci può stare che in questo momento non ci sia. Tra l’altro, il campionato non è mai iniziato così presto”.

Chi non ha tradito le attese, sono stati i tifosi baresi accorsi in 21 mila il 17 agosto…

“Non mi sorprendo affatto. I tifosi del Bari sono encomiabili, soprattutto perchè la squadra arriva da un campionato negativo come quello scorso: 21 mila spettatori ad agosto, sono tantissima roba”.

Quanto è grande il suo rammarico per non aver potuto godere del tifo biancorosso?

“Ci penso ogni giorno perchè, nel mio momento migliore, mi sono ritrovato in una situazione assurda. Avrei voluto fare la cavalcata col Bari perchè Sogliamo stava allestendo una squadra forte. Poco prima del rompete le righe, l’ex Ds mi disse che stava trattando vari calciatori per formare una squadra da serie A: stava per prendere dei difensori forti e dei centrocampisti di qualità. Era in trattativa per far tornare Gyomber e Brienza. Mi parlò anche di Molina. Vedendo un ds così attivo, non avevo nessun sentore che potesse arrivare il fallimento della società nel giro di pochi giorni”.

Tornando al Bari di Longo, squadra ancora incompleta, nonostante il campionato sia iniziato. Si aspettava così pochi investimenti da parte dei De Laurentiis in una piazza come Bari?

“Si, dai De Laurentiis mi aspettavo più investimenti in una piazza come quella barese. Speriamo che possano rimediare negli ultimi giorni di calciomercato anche se è sempre un problema inserire calciatori a campionato iniziato”.

Da allenatore, come vivrebbe una situazione nella quale, al 21 agosto, vede la sua squadra ancora incompleta?

“Ogni allenatore vorrebbe la rosa completa nel più breve tempo possibile, in modo da non dover riprendere ogni volta da zero: è solo una perdita di tempo che si protrae nel tempo, senza dimenticarci come i nuovi arrivi vadano messi in condizione perchè non hanno il ritmo partita e possono andare incontro ad infortuni. Senza tralasciare come le proprietà pretendano subito i risultati, quindi è normale per un allenatore non essere sereno”.

Che campionato di serie B si aspetta? Quali le sue favorite per la promozione?

“La Cremonese è la squadra favorita, poi ci metto le retrocesse dalla serie A”.

E il Bari dove lo colloca in un’ipotetica griglia di partenza?

“Presto per dirlo, ma credo che i biancorossi possano essere tra le candidate ai playoff. Ma per ambire a questo, deve accadere quello che si aspetta mister Longo”.

Venendo a lei, quale club sta allenando?

“Alleno il Cjarlins Muzane, un club friulano che milita in serie D. Ho avuto la possibilità di iniziare un progetto insieme ad un direttore sportivo che conoscevo”.

Nel 2019 ha allenato il Modena, prossimo avversario del Bari in campionato. Come valuta quell’esperienza?

“Ero nella situazione attuale di Longo: mi aspettavo maggiori investimenti, invece sono stato l’allenatore del Modena che ha avuto a disposizione il budget più basso per il calciomercato nella storia. Di conseguenza i risultati non furono dei migliori. Ora c’è una nuova proprietà che ha investito nella maniera giusta”.

Se ripensa alla sua carriera da calciatore, quale la gioia più grande e la delusione più cocente?

“La gioia più grande è stata la finale di Coppa Uefa disputata con la Fiorentina a soli 19 anni. Ma non posso dimenticare il gol con la nazionale under 21 nella partita degli Europei contro l’Olanda di Van der Sar. Circa le delusioni, non farei riferimento a risultati sportivi, ma ai gravi infortuni che ho dovuto subire come le otto operazioni al ginocchio”.

E veniamo a questo Modena Bari, che partita si aspetta? Quali le principali insidie per i biancorossi?

“La pressione sarà più per il Modena, visto che gioca in casa e non può sbagliare. Spero in una bella partita anche se, di solito, queste non sono partite molto divertenti perchè c’è troppa tensione”.

 

Foto Fc Bari 1908

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