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Le vacanze preferiamo viverle o “condividerle”?

Il paradosso delle vacanze al tempo dello smartphone

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Sab, 17 Agosto 2024 - 02:19
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Stare in vacanza dovrebbe voler dire staccare la spina, prendersi una pausa dalla quotidianità e dedicare il proprio tempo a fare ciò che ci piace con chi ci piace.

Tuttavia, spesso la quotidianità continuiamo a portarcela dietro. Come? Anche semplicemente con il nostro amato/odiato smartphone. Una presenza tanto costante quanto imprescindibile.

Secondo uno studio recente condotto da Deloitte, circa l’85% degli utenti di smartphone dichiara di portare sempre con sé il dispositivo durante le vacanze. Questo dato non sorprende, considerando che lo smartphone è diventato un vero e proprio compagno di viaggio: è utilizzato per scattare foto, navigare, cercare ristoranti e attrazioni locali, ma anche per rimanere in contatto con amici e familiari.

Mediamente in vacanza si controllerebbe lo smartphone dalle due alle cinque volte in un’ora.

Si stima infatti che un utente adulto trascorra più di 3 ore al giorno sul proprio smartphone anche in vacanza. Il 40% di questo tempo è dedicato all’uso dei social media, mentre il restante è suddiviso tra email e applicazioni di intrattenimento come video e musica.

L’uso talvolta eccessivo dei social media anche durante le vacanze se da un lato ci permette di condividere le esperienze di viaggio con amici e familiari, rafforzando i legami sociali , dall’altro, può trasformarsi in una distrazione che sostanzialmente allontana dal momento presente e impedisce di godere appieno dell’esperienza.

Uno studio del 2022 pubblicato sul “Journal of Travel Research” ha evidenziato che l’uso intensivo dei social media in vacanza è spesso legato a una sensazione di “ansia da prestazione”, con gli utenti che sentono la pressione di mostrare agli altri una versione idealizzata delle proprie vacanze.

E quindi mentre ci sforziamo di trovare un equilibrio tra il desiderio di rimanere connessi e la necessità di disconnetterci, emerge un paradosso: più cerchiamo di rilassarci, più ci sentiamo tentati di controllare il telefono. Questo comportamento, diventato un fenomeno studiato nel contesto delle vacanze, è noto come “technostress”.

Sebbene quindi l’uso dello smartphone durante le vacanze appare quasi inevitabile, il modo in cui scegliamo di utilizzarlo può fare la differenza. Dopo tutto, le vacanze sono fatte per rilassarsi e ricaricare le energie, non per essere fatte vedere agli altri o peggio trascorse incollati ad uno schermo!

 

 

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