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Vaiolo delle scimmie, si rafforza sorveglianza in Italia

Dopo la dichiarazione di "emergenza sanitaria internazionale"

Pubblicato da: redazione | Ven, 16 Agosto 2024 - 13:17

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic) in seguito all’aumento dei casi di mpox (il vaiolo delle scimmie) in Africa. A dare l’annuncio è stato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Intanto si rafforza in tutta Italia la rete di sorveglianza diagnostica sul vaiolo scimmie: lo rende noto il ministero della Salute, rilevando che la situazione è sotto controllo.
“La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise”, rileva Mara Campitiello, capo del dipartimento della Prevenzione del ministero.
“Il ministero della Salute – aggiunge – ha attivato i canali operativi con Aifa e Iss per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale”. Campitiello osserva inoltre che “la scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno e stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera. Inoltre – conclude – è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato”.

Circa 500 mila dosi di vaccino contro l’mpox sono già nella disponibilità dei produttori e altre 2,4 milioni potrebbero essere prodotte per la fine dell’anno, ha riferito Tim Nguyen, a capo della Unit High Impact Events Preparedness dell’Oms.
La stima si riferisce al vaccino MVA-BN, prodotto da Bavarian Nordic. “Nel 2025 – ha aggiunto Nguyen – potrebbero essere prodotte altre 10 milioni di dosi”. A queste si potrebbero aggiungere le dosi che “diversi Paesi hanno già accantonato e che potrebbero donare se altri Paesi ne avessero bisogno”.

Per il vaccino LC-16, che “non è commercializzato ma al momento è prodotto per conto del governo del Giappone”, ha precisato Nguyen, nella precedente epidemia “il Giappone è stato molto generoso e ha donato i vaccini a Paesi” che ne avevamo bisogno. “Siamo al lavoro per facilitare la donazione delle riserve di LC-16”, ha concluso. “L’ epidemia di Mpox è un’emergenza sanitaria in Africa: servono 10 milioni di vaccini per controllarla”. Lo scrive su X l’alto rappresentante Ue Josep Borrell.

“È urgente un’azione e una solidarietà globale. In prima linea in questo sforzo, l’Hera dell’Ue ha lavorato con i partner per assicurare 215mila dosi di vaccino da donare all’Africa Cdc e ai Paesi colpiti”. L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione Europea, Hera, acquisterà e donerà 175.420 dosi di vaccino MVA-BN, l’unico vaccino contro il vaiolo approvato dalla Fda e dall’Ema, come risposta immediata all’epidemia di vaiolo delle scimmie in Africa (Mpox). Inoltre, l’azienda farmaceutica Bavarian Nordic donerà 40.000 dosi ad Hera.

Il centro africano per la prevenzione delle malattie – l’Africa Cdc – distribuirà i vaccini in base alle esigenze regionali. Attraverso l’Africa Cdc, questi vaccini saranno distribuiti ai Paesi colpiti. Inoltre, Hera collabora con l’Africa Cdc con l’obiettivo di ampliare l’accesso alla diagnostica e al sequenziamento dell’mpox nella regione, con un finanziamento di 3,5 milioni di euro previsto per l’inizio dell’autunno. Il 13 agosto l’Africa Cdc ha dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica di sicurezza continentale, per rispondere all’escalation di problemi di salute pubblica nella regione.
L’Africa Cdc ha invitato la comunità internazionale a sostenere i suoi sforzi per mobilitare 2 milioni di vaccini, un appello a cui Hera ha risposto immediatamente.

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