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Spettacoli e laboratori: a Bari la stagione teatrale per le scuole

Il programma

Pubblicato da: redazione | Sab, 10 Agosto 2024 - 16:18

Un percorso di crescita che attraverso il teatro accoglie tutte le età, dal mondo in continua scoperta nel periodo delle elementari ai fenomeni della società che si analizzano al liceo. Una evoluzione che il Tric Teatri di Bari segue attraverso le sue proposte di teatro per le scuole, che nella Stagione 2024.25 conta 24 spettacoli in programmazione da dicembre a marzo negli spazi del Teatro Kismet di Bari, del Teatro Radar di Monopoli e della Cittadella degli artisti di Molfetta. Un’offerta dedicata agli studenti e curata da Teresa Ludovico, che si arricchisce anche con laboratori di formazione e altri progetti, che saranno presentati ai docenti il 17 settembre alle ore 17.30 nel foyer del Teatro Kismet. Per l’occasione andrà in scena anche una replica speciale della nuova coproduzione Teatri di Bari, Quando le stelle caddero nel fiume.

La Stagione scuole 2024.25 si apre con le proposte per i più piccoli: LàQua (consigliato dai 2 ai 4 anni, selezionato come Miglior spettacolo dell’anno agli Eolo Awards 2024), canto del primo viaggio che compie una creatura alla nascita  e Come SeMe (2-5 anni), che con una metafora naturale racconta il miracolo della vita. Un luogo onirico, fatto di luci, colori ed emozioni fa da sfondo a Soqquadro (3-8 anni), che indaga gli sconvolgimenti di chi per le prime volte si approccia al mondo, mentre per gli anziani protagonisti de La Burla (da 4 anni) tutta la vita è racchiusa nel loro negozio di giocattoli, dove tra spassose evoluzioni circensi c’è sempre tempo di sognare. Bella Bellissima (4-11 anni) sfida invece le convenzioni sulla bellezza, ricordando che solo i bambini riescono a ‘sospendere il giudizio’.

Una Stagione che mette in scena anche adattamenti di favole e leggende che hanno cresciuto diverse generazioni: dalla storica produzione Teatri di Bari Il gatto e gli stivali (5-11 anni) a Jack, il ragazzino che sorvolò l’oceano (4-11 anni), ispirata al racconto inglese di ‘Jack e il fagiolo magico’, La storia di Hansel e Gretel (6-11 anni) con la dolce casa della strega in cui vengono attirati i due giovani protagonisti e Lo specchio della Regina (10-13 anni) che ribalta i meccanismi narrativi di Biancaneve. Favole che nella commistione tra parole e note trovano nuove forme comunicative, come nel racconto in musica, tratto dal testo di Michel Ocelot, Kirikù e la strega Karabà (6-11 anni) o Schiaccianoci Swing (da 5 anni) che offre una versione inedita di una storia natalizia. La creazione è al centro degli spettacoli Ti vedo. La leggenda del Basilisco – da un abito rosso nasce la creatura soprannaturale che dovrà combattere il protagonista – e di Ahia! (6-12 anni), con il suo ‘ufficio nascite’ che fa da sfondo alla narrazione. Dai mondi fantastici narrati dalla letteratura nascono poi riadattamenti teatrali come La favola di Peter (6-11 anni), che attraverso il linguaggio magico delle ombre racconta di un Peter Pan che cresce, perdendo la spontaneità degli anni giovanili, Kafka e la bambola viaggiatrice (7-13 anni), tratto da un episodio realmente accaduto al celebre scrittore, e Zanna Bianca. Della natura selvaggia (da 7 anni), sodalizio artistico tra Francesco Niccolini e Luigi D’Elia che restituisce lo sguardo di uno dei lupi più famosi di tutti i tempi. Ritroveremo D’Elia sul palcoscenico anche in Caravaggio. Di chiaro e di oscuro (da 14 anni) ed E la felicità, prof? (da 13 anni), due apprezzate produzioni Teatri di Bari per il pubblico adolescente, come la riscrittura di Teresa Ludovico dell’Anfitrione plautino (da 14 anni).

Il Tric propone alle scuole anche suoi nuovi spettacoli: Quando le stelle caddero nel fiume rievoca il massacro di cristiani copti avvenuto in Africa nel 1937, L’arrago. Storia di una baby gang (da 13 anni) è lucido ritratto tra dipendenze e atti criminali degli adolescenti di oggi, Fare un fuoco (6-11 anni) racconta le disavventure di un uomo e del suo cane, in una natura dalla bellezza tanto assoluta quanto crudele. La Stagione scuole si completa poi con  L’Europa non cade dal cielo (da 11 anni), progetto di Teatro delle Albe che mette in luce l’immaginario e gli ascolti delle giovani generazioni nei diversi momenti della vita dell’Unione Europea e Atto di dolore (da 14 anni), testimonianza di un pentito di mafia che pagò con la vita il suo ‘tradimento’.

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