C’è una raccolta fondi in corso dopo l’incendio divampato al Policlinico di Bari lo scorso 14 luglio. Una raccolta che punta a raccogliere 200mila euro e che è intitolata così: “Il pronto soccorso aiuta noi, noi aiutiamo lui” con tanto di fotografia dell’ingresso del Pronto Soccorso del nosocomio barese. A primo impatto, un gesto ricco di generosità, di spirito di comunità, se non fosse che nessuno ai vertici del nosocomio barese ne sa nulla. E soprattutto nessuno riesce a comprenderne la ragione. Ed è presto spiegato.
Il pronto soccorso è stato chiuso dopo un incendio che è divampato da un quadro elettrico al piano interrato del padiglione Asclepios che alimentava parte del pronto soccorso e il blocco operatorio del padiglione. Circa 60 pazienti che si trovavano in quel momento al pronto soccorso sono stati trasferiti in altri reparti. I vigili del fuoco sono riusciti a domare l’incendio e verso mezzanotte dello stesso giorno, l’emergenza è rientrata. A distanza di 48 ore è ripartita l’attività chirurgica programmata. E i danni? Dal Policlinico assicurano che sono nulli: se non per quanto riguarda il quadro elettrico. Che di certo non ha un costo di 200mila euro. Che è l’obiettivo della raccolta, al momento ferma a 150 euro. E che presto sarà denunciata agli organi preposti.