“Sto soffrendo tanto. Perdere mio padre così è un grande dolore”. A pronunciare queste parole Adam, il figlio appena 18enne di Afzal Muhammad, il commerciante di 48 anni deceduto nella mattinata di ieri a Manfredonia, nel Foggiano, a causa di un infarto mentre inseguiva un ladro che poco prima aveva rubato nel suo negozio di telefonia. Sul caso era intervenuto anche il sindaco Domenico La Marca esortando chiunque avesse visto qualcosa a parlare.
“Ero spesso in negozio con mio padre – prosegue il figlio della vittima ascoltato dall’Ansa – lo aiutavo soprattutto il pomeriggio dopo la scuola, e d’estate, visto che le scuole erano chiuse. Mio padre desiderava il meglio per me. Voleva che studiassi e che terminassi la scuola. Poche settimane fa ho completato il quarto anno di ragioneria e a settembre inizierò l’ultimo anno, ma con quanto è successo non so cosa fare”. Il commerciante, secondo quanto raccontato dal figlio, era arrivato in Italia 20 anni fa e aveva aperto la sua attività commerciale a Manfredonia tra il 2010 e il 2011. “Mio padre ha avuto una vita difficile – ricorda Adam – mi ha sempre parlato delle difficoltà per arrivare in Italia e sognava per me una vita diversa”. Il giovane Adam è nato in Italia e viveva con il padre e la madre, una donna della stessa età del marito. “I funerali saranno in Pakistan – sottolinea Adam – provo un grande dolore”, ha concluso.
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