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Nel 2022 più omicidi, stupri, furti: carceri sovraffollate

Nel Mezzogiorno quasi i tre quarti degli omicidi hanno come vittima un maschio

Pubblicato da: redazione | Gio, 20 Giugno 2024 - 17:37

Nel 2022 i delitti denunciati sono stati 2 milioni 256mila, 38 ogni mille abitanti, il 7,2% in più rispetto al 2021. Nel 2022, aumentano i delitti contro il patrimonio, con l’eccezione rilevante delle truffe e frodi informatiche (-7,1%). Sono in forte crescita i furti (+18,7%, rispetto al 2021), che costituiscono il 42,7% del totale dei delitti e colpiscono circa 16 persone ogni mille abitanti, e le rapine (+16,1%). Nel 2022, sono in aumento gli omicidi volontari consumati e tentati (+8,9% e +9,7% rispetto al 2021) e, in misura maggiore, le denunce di violenza sessuale (+19,3%), che sono solo una parte esigua delle violenze sessuali commesse. Sono alcuni dei dati di ‘Noi Italia-100 statistiche per capire il Paese’ di Istat. Nel 2022, gli omicidi volontari consumati sono 331 (0,56 per 100mila abitanti), +9% rispetto al 2021. Nel Mezzogiorno, rispetto al Centro-nord, si registra un’incidenza più elevata degli omicidi volontari (0,78 e 0,45 omicidi per 100mila abitanti). Nel 2022, tre vittime di omicidio su cinque sono maschi.

Nel Centro-nord l’incidenza degli omicidi non presenta differenze di genere, mentre nel Mezzogiorno quasi i tre quarti degli omicidi hanno come vittima un maschio. Quando la vittima è una femmina, l’elemento che connota questi crimini è il fatto che l’evento si consuma prevalentemente in ambito familiare: nel 48,4% dei casi l’assassino è il partner o l’ex partner, nel 34,1% è un altro parente. Quando la vittima è un maschio solo il 17,9% degli omicidi avviene all’interno della relazione di coppia attuale o passata; nel 54,6% non risultano relazioni tra autore e vittima. Alla fine del 2023, i detenuti presenti nelle strutture penitenziarie per adulti sono oltre 60mila, aumentati del 7,1% rispetto all’anno precedente. La quasi totalità dei detenuti è di sesso maschile (95,8%) mentre gli stranieri sono il 31,4% del totale dei detenuti. A fronte di una capienza degli istituti penitenziari immutata (-0,3%), tra il 2022 e il 2023, l’aumento del numero dei detenuti presenti ha comportato un aumento dell’indice di affollamento delle carceri, che passa da 109,5 detenuti per cento posti regolamentari nel 2022, a 117,6 nel 2023. Alla fine del 2023 il 69,3% degli istituti penitenziari (131 su 189) risulta in condizioni di sovraffollamento, ovvero ospita più detenuti di quanti siano i posti regolamentari destinati a tale scopo. Negli istituti sovraffollati è ospitato l’80,2% delle persone detenute in Italia. A livello regionale, il sovraffollamento maggiore si riscontra in Puglia e in Lombardia (rispettivamente 151,8 e 141,8 detenuti per 100 posti letto regolamentari).

Foto freepik

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