Per il quarto anno consecutivo la Puglia si conferma prima in Italia per la qualità delle acque di balneazione (eccellenti per il 99,7%), seguita da Friuli Venezia Giulia (99%), Sardegna (98,4%) e Toscana (98,2%). I dati, rilevati dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, sono stati resi noti oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede di Arpa Puglia a Bari.
Sono 676 i tratti di costa (lunga circa mille chilometri) destinati alla balneazione, per un totale di circa 800 chilometri balneabili. Di questi, 254 sono in provincia di Foggia, 46 nella provincia Barletta-Andria-Trani, 78 nel Barese, 88 in provincia di Brindisi, 139 a Lecce e 71 nel Tarantino.
Solo lo 0,3% delle acque di balneazione pugliesi sono di qualità non eccellente: nella laguna di Lesina due siti (Foce Fiume Lauro 30 metri a destra e 30 metri a sinistra) sono classificati in qualità sufficiente, Fogna cittadina di Molfetta (500 metri a sud), nel Barese, e Spiaggia libera Ginosa Marina-Fiume (Taranto), entrambi di qualità buona.
“Questo è un risultato di squadra straordinario”, ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “La Puglia ha il mare più pulito in Italia perché lavora ogni giorno in questo senso. Un risultato che non si raggiunge schioccando le dita o con un post su Facebook, ma che si raggiunge con un grande lavoro di squadra”, ha aggiunto. Il presidente ha anche annunciato che “sono stati trovati i fondi per stabilizzare” i precari di Arpa.
“La vera notizia è che il risultato si conferma per il quarto anno consecutivo, ovvero per un intero ciclo di monitoraggio”, ha commentato il direttore generale di Arpa, Vito Bruno. “Abbiamo quasi 700 punti di controllo e sul tema svolgiamo circa 9mila analisi l’anno. Dal punto di vista scientifico, questo 99,7% di acque eccellenti ci restituisce un dato che riguarda la salubrità delle acque, e questo è molto importante”.