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Bari, quattro i clan egemoni: ecco come si spartiscono il territorio

La relazione della Dia: "Dediti ad estorsioni, spaccio e gioco d'azzardo"

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mar, 18 Giugno 2024 - 11:05

Il crimine organizzato pugliese non ha fatto registrare, nel corso del primo semestre del 2023, mutazioni significative del quadro di riferimento generale. Il controllo del territorio si conferma elemento imprescindibile dei sodalizi mafiosi pugliesi, poiché fonte di crescita e sostentamento, assicurato con estorsioni,  furti  e rapine perpetrate in taluni casi anche da minorenni. Lo riporta la relazione della Dia sul primo semestre del 2023.

Sotto il profilo criminale, si possono attualmente considerare presenti nella città metropolitana di Bari 4 clan egemoni, per lo più corrispondenti ad altrettante famiglie mafiose storicamente radicate nel capoluogo pugliese, con ramificazioni nella provincia e proiezioni anche in diverse aree della Regione, ovvero: i CAPRIATI, gli STRISCIUGLIO, i PARISI-PALERMITI ed i DIOMEDE-MERCANTE. Il clan DI COSOLA, indebolito dalla morte del suo elemento di vertice nonché dall’attività di contrasto delle Istituzioni, , sebbene stia vivendo un momento di forti frizioni interne, manifesterebbe tuttavia avvisaglie di possibili tentativi di ricostituzione e riaffermazione. Ai menzionati clan egemoni sono subordinati una pluralità di gruppi di minore caratura, con una autonomia operativa limitate ,fra questi, si annoverano i gruppi MISCEO,MONTANI,ANEMOLO, FIORE-RISOLI, DI COSIMO-RAFASCHIERI, LORUSSO, VELLUTO e TELEGRAFO.

Il clan CAPRIATI è attivo storicamente nel Borgo Antico di Bari nonché, attraverso i propri referenti, nei quartieri Fesca e nella zona di San Cataldo ed in una vasta porzione della provincia di Bari ed in alcuni centri della provincia BAT. Il sodalizio è dedito principalmente al traffico di stupefacenti, alle estorsioni ed alla gestione del gioco d’azzardo. Considerato il prolungato stato di detenzione del capo storico del clan, si sono affiancati nel tempo diversi reggenti, trai quali l’ultimo, assassinato il 21 novembre 2018.

Il clan STRISCIUGLIO (clan della “ luna”) è attivo nel Borgo Antico di Bari nonché, per il tramite delle proprie articolazioni, nei quartieri Libertà, Stanic, San Paolo, San Girolamo, Palese, Santo Spirito, San Pio – Catino, Carbonara, Ceglie del Campo e Madonnella ed è attivo nel traffico di stupefacenti, nelle estorsioni, nell’usura, nel riciclaggio e nella distribuzione delle apparecchiature da
gioco/intrattenimento. Il clan, che si basa sui classici riti di affiliazione mafiosa, è articolato in gruppi interagenti nel rispetto dei diversi territori di influenza e dell’autonomia di ognuno, con propri esponenti apicali, quadri intermedi, manovali del crimine, soldati e gruppi di fuoco. L’organizzazione in esame può considerarsi, fra i clan baresi, quella più numerosa ed aggressiva. Nel periodo in esame è emersa più che mai attuale l’attitudine predatoria del clan che, con la violenza e la forza intimidatoria, continua a vessare imprenditori e commercianti baresi.

Il clan PARISI-PALERMITI è storicamente radicato nel quartiere Japigia di Baried è in ascesa in tutto il territorio della provincia. Nonostante la lunga detenzione, il suo leader storico è in grado di svolgere funzioni di garante degli equilibri criminali tra le varie cosche baresi. È attivo nel settore delle estorsioni, dell’usura, nel traffico degli stupefacenti, nel contrabbando di idrocarburi e nel gioco d’azzardo. Il clan, che rimane caratterizzato da una organizzazione di tipo piramidale, è strutturato su una serie di gruppi autonomi o anche singoli referenti che operano in sinergia tra loro, non senza episodi di contrasti, nella gestione delle attività criminali nei rispettivi territori (aree del capoluogo, quartieri San Pasquale, Carrassi e Poggiofranco o centri dell’hinterland).

Il clan DIOMEDE – MERCANTE, federato al potente clan CAPRIATI, è composto da due famiglie: i DIOMEDE le cui zone di influenza, soprattutto per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti, sono i quartieri Poggiofranco, Picone, Carrassie San Pasquale, sebbene non manchino in queste aree occasioni di frizione con altri clan; i MERCANTE, famiglia molto vicina ai CAPRIATI, attivi soprattutto nel quartiere Libertà, con ramificazioni sul quartiere San Paolo, ove si contende il predominio criminale con altri clan rivali.

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