Sono 62 i Comuni pugliesi interessati alle elezioni, di cui 12 con una popolazione legale superiore alla soglia dei 15mila abitanti, in cui si voterà con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno. Cinquanta Comuni con 15mila abitanti o meno su 62 (80,6%) e due capoluoghi di provincia: Bari e Lecce. Si voterà nei giorni 8 e 9 giugno, con eventuale ballottaggio 23 e 24 giugno.
Nei comuni con meno di 15 mila abitanti, l’elettore può votare un candidato sindaco o votare una lista (in entrambi i casi il voto si estende sia al candidato sindaco sia alla lista di candidati consiglieri); nei comuni con più di 15 mila abitanti, l’elettore può: votare solo un candidato sindaco; votare una lista e il voto si estende anche al candidato sindaco; votare un candidato sindaco e una delle liste collegate; votare un candidato sindaco e una delle liste non collegate. In ogni caso, è eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi: in caso contrario si procede col ballottaggio.
Inoltre, per quel che riguarda l’alternanza di genere:
- nei comuni con meno di 5 mila abitanti si può esprimere una sola preferenza;
- nei comuni con più di 5 mila abitanti se ne possono esprimere due rispettando l’alternanza di genere (un uomo e una donna).
Lo scrutinio per le elezioni comunali avrà inizio lunedì 10 giugno alle ore 14.00 (quando sarà concluso lo spoglio per le Europee).
Gli elettori degenti in ospedali e case di cura possono essere ammessi a votare nel luogo di ricovero, purché siano iscritti nelle liste elettorali di un qualsiasi comune del territorio nazionale. Possono votare nel luogo di degenza o di cura previa esibizione della tessera elettorale e di una specifica attestazione rilasciata dal Sindaco su richiesta degli interessati. Gli elettori affetti da gravi infermità per i quali non è possibile l’allontanamento dall’abitazione potranno esercitare il proprio voto da casa durante le ore in cui è aperta la votazione presentando una certificazione sanitaria rilasciata gratuitamente dalla ASL previa richiesta al Sindaco del proprio comune.
EUROPEE – Le elezioni si svolgono in tutti i 27 Paesi che ne fanno parte. L’Italia eleggerà 76 europarlamentari. I seggi saranno aperti dalle ore 15 alle 23 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. In concomitanza con le elezioni europee si svolgeranno le elezioni amministrative in oltre 3.900 comuni. Ogni elettore dovrà recarsi alla sezione indicata nella tessera elettorale (che va portata assieme a un documento di identità). In caso di tessera esaurita (ossia sono pieni tutti gli spazi per l’apposizione del timbro che certifica il voto), deteriorata o smarrita, va chiesto quanto prima un duplicato della stessa. Si vota presso il seggio elettorale in cui si è iscritti, indicato sulla tessera elettorale Per votare si deve tracciare un segno sul simbolo corrispondente alle lista prescelta.
A differenza di altri Paesi, tra cui Spagna, Francia e Germania che ricorrono a liste chiuse e senza preferenze, in Italia è possibile (non obbligatorio) il voto di preferenza, fino ad un massimo di tre, tra i candidati della lista prescelta. Nel caso di più preferenze, però, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, altrimenti la seconda e terza preferenza saranno annullate. Non possono essere scelti perciò tre candidati o tre candidate, ma due uomini e una donna, o due donne e un uomo. Oppure un uomo e una donna. In questo caso il voto non andrà di default al capolista indicato dal partito, ma solo alla lista. Non è ammesso il “voto disgiunto”. Non si può quindi selezionare una lista e poi indicare la preferenza tra i candidati di un’altra lista.
Il sistema del voto per corrispondenza non si applica alle elezioni europee: gli elettori italiani stabilmente residenti o temporaneamente domiciliati per motivi di lavoro o di studio nei Paesi dell’Unione europea (nonchè i familiari conviventi con gli elettori temporaneamente domiciliati negli stessi paesi UE), possono recarsi presso le apposite sezioni elettorali istituite dalla rete diplomatico-consolare. Non è consentito neppure il voto online o per procura. Ai fini dell’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale.
Chi può votare – In Italia possono votare alle elezioni europee – al pari delle regionali e delle amministrative – tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni. I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’Ue possono scegliere di votare nel Paese di residenza a patto che siano rispettate determinate condizioni.
Dove si vota – Ogni elettore deve votare nel seggio elettorale in cui è iscritto. Il seggio è indicato sulla tessera elettorale e corrisponde alla sezione nel cui ambito territoriale è compreso il luogo di residenza. Se non è possibile conoscere quale sia il proprio seggio è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza.