Prezzi troppo alti e B&b che si diffondono “a macchia d’olio”, sono solo alcune delle ragioni per cui diventa sempre più difficile trovare casa a Bari. A raccontarlo sono alcuni cittadini e non intenzionati a vivere nel capoluogo pugliese con sistemazioni a breve o a lungo termine. Un “sogno infranto” però, quello di molti che, nella ricerca di una casa, in affitto o in vendita, in qualsiasi quartiere, si ritrovano a dover presto rinunciare dovendo spostare invece le proprie ricerche in zone lontane da Bari città. La situazione è la stessa nei diversi Municipi: ci sono sistemazioni “troppo piccole per le famiglie” a prezzi troppo alti, fattore quest’ultimo che riguarda anche soluzioni “che cadono a pezzi”, dove “i proprietari non risparmiano nel chiedere cifre assurde” e ci sono poi intere zone, quelle in cui un tempo era più facile trovare casa, con prezzi accessibili, completamente trasformate a “zone turistiche”. Parliamo in particolare di quartieri come il Libertà, ma anche Palese e Santo Spirito dove non solo i prezzi sono “lievitati”, ma in tanti hanno deciso di “riconvertire” le proprie abitazioni in sistemazioni dedicate ai turisti, visto il grande afflusso.
“Trovare casa a Bari è diventata un’impresa impossibile – ha raccontato una 30enne – ho cercato una sistemazione per me, ma non ho trovato nient’altro che porte in faccia. Un monolocale in affitto lo paghi anche 500 euro, senza servizi inclusi. Con un solo stipendio, spesa e bollette da pagare è praticamente impossibile pensare di trovare una sistemazione. Anche le stanze costano. Ma diventa difficile trovarle, molte case sono state trasformate in b&b. Ci sono addirittura persone che prendono in affitto case per trasformarli a loro volta e non solo, in tanti, o meglio chi se lo può permettere, compra una seconda casa solo per investire e guadagnare con il turismo. Non è proprio normale, questa cosa dovrebbe essere regolamentata. Adesso sto mettendo i soldi da parte per poter comprare casa, inizialmente ero orientata verso Palese, una zona tranquilla dove sono cresciuta con i miei, ma i prezzi sono esorbitanti. Ho cercato anche a Torricella e Catino, dove non avrei mai pensato, ma non volevo allontanarmi troppo. Solo che non ho trovato nulla, quindi sto pensando di allontanarmi da Bari e andare più verso la zona Nord, verso Molfetta”, ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di una mamma.
“Sto cercando casa per me e la mia famiglia. Siamo disperati – ha raccontato – dovevamo comprare la casa in cui eravamo in affitto da anni, ma i proprietari hanno deciso di non venderla più. Adesso dobbiamo lasciarla e non sappiamo dove andare. Non troviamo una sistemazione. Abbiamo cercato persino lontano da Bari, in periferia e anche a Bitonto, ma non c’è nulla”, ha concluso. Una situazione, quella della difficoltà nel cercare casa che già negli anni precedenti aveva coinvolto gli studenti, in particolare i fuori sede. In tanti infatti non riuscivano a trovare stanze per via del turismo sempre più in crescita con la necessità per i proprietari di adattarsi alle nuove esigenze trasformando in opportunità lavorativa e remunerativa le proprie abitazioni, ma lasciando di fatto famiglie, studenti e lavoratori, senza un tetto sopra la testa.
“Una città che pensa al turismo e ai turisti e non pensa a chi qui ci vuole vivere non è una città in salute – ha raccontato un papà – cercavo una casa che fosse adatta per me e il mio bambino per i giorni in cui avrei potuto tenerlo con me, non troppo lontana da Bari città. Non ho trovato nulla al di sotto dei 500 euro, molte erano in condizioni davvero inadatte. Purtroppo ho avuto serie difficoltà e ho potuto contare soprattutto sulla disponibilità di amici, ma non nego che ho dovuto anche pagare b&b per alcune settimane. Meglio pagare qualcosa in più che far stare mio figlio in condizioni non ottimali. È davvero ingiusto. Non sono l’unico che ha vissuto situazioni simili, molti ancora oggi hanno difficoltà. Il turismo va bene, ma in alcuni casi sta rovinando la vita ai cittadini”, ha concluso.