Giardini pochi e mal curati. Servizi quasi inesistenti se non a pagamento. La città di Bari non è a misura di famiglie, secondo il racconto di alcune mamme intervistate da Borderline24. “Provate a passeggiare con un passeggino su qualsiasi marciapiede della città – racconta Chiara – è un continuo sali e scendi, senza scivoli. Senza considerare le auto parcheggiate in mezzo ai marciapiedi, i paletti, insomma l’unica alternativa è camminare in strada, con i pericoli però delle auto stesse. E’ un incubo”.
“Ditemi cosa c’è da fare a Bari in inverno o in estate – aggiunge Francesca – in estate ok c’è il mare, ma poi? I giochi per i bambini sono pochi, in alcuni casi sporchi o rotti. La pineta di San Francesco soprattutto in estate è infrequentabile a causa delle zanzare quasi a tutte le ore. Non viene mai fatta una disinfestazione come si deve. Se non fosse per il mare e per gli spazi sulle spiagge, Bari secondo me sarebbe bocciata come città per famiglie”.
“Li avete visti i giochi nelle altre città? Senza andare in altre nazioni. A Genova nella zona del porto ci sono giostre e giochi ovunque – continua Loredana – senza considerare i servizi che qui mancano proprio”. “Io mi trovo bene in città – racconta un’altra mamma – è tutto facilmente raggiungibile, ma ora finirà la scuola e sinceramente non so dove iscrivere i miei figli. I campi estivi sono poi costosissimi. Cosa offre in questo senso la città?”.
“Io soprattutto d’inverno – racconta Valentina – sento la mancanza di posti adatti ai bimbi, tipo grandi ludoteche convenzionate dove poter portare i bimbi a trascorrere un po’ di tempo. Ci sono servizi privati ma comunque davvero contenuti. Un bel parco attrezzato e curato manca”.
“Sarà anche bella, calda e accogliente Bari ma se non è sicura (per noi donne e per i nostri figli) non sarà mai una “bella città” – aggiunge Benedetta – E’ necessario aumentare la sicurezza urbana perché attacchi di baby gang e atti di vandalismo sono quasi all’ordine del giorno pur non finendo quotidianamente sulle pagine dei giornali. E poi, le realtà lavorative che rispettano il ruolo delle mamme non sono tante, gli asili pubblici e le scuole non sono parametrati sulle esigenze delle donne lavoratrici con figli e il Servizio Sanitario ha tempi lunghi d’attesa per diagnostica, interventi e visite specialistiche. Non è semplice guardare al futuro con fiducia senza una politica volta al potenziamento dei servizi fondamentali per i cittadini”.