Il riconoscimento della Legge 104 non è automatico, bensì bisogna presentare apposita richiesta. A tal fine è innanzitutto necessario che il medico curante inoltri all’Inps un certificato medico introduttivo. Soltanto a questo punto il soggetto interessato può presentare apposita domanda all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Per effettuare tale operazione è possibile usufruire del servizio online disponibile nell’area riservata dell’Inps, a cui si può accedere attraverso le credenziali Spid, Cie o Cns. In alternativa è possibile rivolgersi ad un patronato, Caf, oppure tramite contact center dell’Inps. In seguito l’Inps convoca il soggetto interessato per sottoposi ad un visita dalla Commissione medico – legale presso l’Asl territoriale di competenza. La Commissione compila il verbale di visita e lo invia al soggetto interessato che si è sottoposto alla visita.
Le patologie – Per definire la percentuale di invalidità, la Commissione prende in considerazione le tabelle del decreto ministeriale del 5 febbraio 1992. Quest’ultime presentano l’elenco completo delle diverse patologie che danno diritto alla 104 come, ad esempio, disfunzioni reumatiche, ematologiche, dermatologiche, degenerative e autoimmuni. Si annoverano anche patologie neurologiche, oncologiche, respiratorie, gastrointestinali, cardiovascolari, genetiche e congenite. Ma non solo solo, anche patologie dell’apparato psichico, locomotore, uditivo, visivo, fonatorio e fisiognomico. Può capitare che la patologia per cui si richiede il riconoscimento della Legge 104 non sia espressamente indicata nelle tabelle ministeriali citate. In tal caso la Commissione medica prende una decisione tenendo conto di patologie analoghe o della stessa gravità. In questo modo è possibile ottenere il riconoscimento della Legge 104 anche per problemi non previsti.