“Nell’ispezione di questa mattina al Cup dell’ex ospedale Vito Fazzi di Lecce, abbiamo affrontato il problema di alcune agende sature, che rende impossibile prenotare determinate visite mediche ed esami diagnostici. Una situazione critica che riguarda non solo la Asl di Lecce ma tutte le aziende sanitarie pugliesi”. A denunciarlo è Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani in Consiglio regionale, tornando su un tema, quello delle liste d’attesa che riguarda non solo il Leccese, ma tutta la regione.
“Nonostante gli sforzi di medici e direzione della Asl di Lecce – prosegue Pagliaro – per venire incontro alle esigenze dei cittadini, i tempi di attesa per alcune prestazioni sono insostenibili. Da qui la necessità di informare i cittadini, soprattutto quelli meno abbienti, sulla possibilità che la legge offre per garantire a tutti il diritto alle cure, anche a chi non può permettersi visite ed esami a pagamento. Il decreto 124 del 1998 stabilisce che le Regioni, insieme alle Asl e agli ospedali, fissino i tempi massimi fra richiesta di prestazione ed esecuzione”. Sulla prescrizione effettuata “dal medico di base – osserva Pagliaro – o dal pediatra o dalla guardia medica, dev’essere indicato ii codice di priorità. Intanto c’è un’agenda tutor, una lista speciale che si aggiorna laddove vengano disdette prenotazioni o si liberino spazi per visite ed esami, e quindi il Cup si riserva di richiamare i cittadini in attesa. Se i tempi si allungano, si può chiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia senza dover pagare il medico come privato ma versando solo il ticket, se dovuto. Questo è un diritto”, ha concluso.
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