Tra i comuni italiani con una popolazione compresa tra i 30mila e i 100mila abitanti, Corato in provincia di Bari è primo nella classifica italiana relativa alle donazioni di organi. A seguire c’è Nuoro e al terzo posto si piazza invece Gravina in Puglia, sempre nel Barese. È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Indice del dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti sulla base dei numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d’identità in oltre 7mila Comuni italiani. Lo riporta l’Ansa
Secondo quanto si legge nel report, Corato è riuscita a conquistare il primo posto grazie a un indice del dono pari a di 75,7 su 100, a una percentuale di consensi del 76,2% e a un’astensione del 15%. Gravina invece può vantare un indice di 75,05 centesimi. Tra i primi tre comuni d’Italia medio piccoli, ovvero quelli con un numero di abitanti che oscilla tra le 5mila e le 30mila unità, c’è il paese salentino di Leverano che con un indice del dono pari a 85,95 su 100 conquista il secondo posto.
A precederlo c’è il comune abruzzese di Guardiagrele ed è invece seguito da Primiero San Martino di Castrozza, in Trentino. La Puglia è 17/a tra le regioni italiane per sì alle donazioni con un indice del dono di 57,77 su 100: la percentuale di consensi è del 64,1% e l’astensione è al 41,1% contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti. Tra le diverse fasce d’età sono i pugliesi di età compresa tra i 31 e i 40 anni i più generosi con consensi pari al 73,1%. Il 66,9% di coloro che hanno un’età che va dai 18 ai 30 anni ha detto sì alla donazione. Risulta essere più basso il consenso tra gli over 80 (30,7%) “probabilmente a causa della convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile”, spiegano dal Centro nazionale trapianti.