La Federagit Metropolitana Terra di Bari, sindacato delle guide turistiche che fa capo all’Assoturismo della Confesercenti, nella persona della sua presidente Anna Gernone, anche referente regionale, e dei componenti dell’Ufficio di Presidenza, ha incontrato Ines Pierucci, assessore al Turismo del Comune di Bari per chiedere più controlli per contrastare il fenomeno dell’abusivismo nella professione di guida turistica che è divenuto sempre più pervasivo.
“Le guide turistiche abilitate svolgono la loro professione con competenza e adeguata preparazione, garantendo al turista uno storytelling corretto e documentato dei beni culturali della città – si legge in un comunicato – Con l’approssimarsi della stagione turistica e grazie al notevole incremento di voli delle compagnie aeree che hanno privilegiato la destinazione di Bari, senza dubbio, la città registrerà un notevole afflusso di turisti ai quali si ritiene doveroso riservare la migliore accoglienza possibile con attività professionali qualificate, in regola con le vigenti leggi. Ai visitatori che sceglieranno di soggiornare e conoscere la nostra città occorre garantire i migliori servizi, non solo in termini di elevata competenza, ma nel rispetto assoluto della legalità, argomento questo particolarmente sensibile nella città di Bari, dopo i recenti e famigerati avvenimenti che hanno coinvolto la Pubblica Amministrazione”.
A tal proposito, la Federagit ribadisce che la conduzione di visite guidate all’interno del capoluogo sia espletata da guide turistiche regolarmente abilitate e riconoscibili dell’apposito tesserino rilasciato dalle Regioni, che per obbligo di legge devono indossare.
“Si assiste, purtroppo, alla presenza di soggetti privi di patentino che, indossando creativi badges – continua la nota – svolgono visite guidate subdolamente gratuite, rimunerate, invece, liberamente, ricorrendo al sistema “you want to pay” (solitamente da 5 a 50 €) dal turista, ignaro di aver usufruito di un servizio non autorizzato, che genera non solo una concorrenza sleale, ma anche si profila come reato di abuso di professione e di elusione del fisco. Nella fattispecie, la Federagit ha richiesto che ci sia una sollecita ripresa dei controlli da parte della Polizia municipale, per ottemperare a quanto previsto dalla legge regionale n. 132 del 25 maggio 2012, che oltre a definire il ruolo della professione turistica ne prevede le relative sanzioni, che possono giungere sino a € 1.550”.
“La Federagit ha trovato un attento e interessato ascolto da parte dell’assessore Ines Pierucci che è detta disposta a collaborare con le guide turistiche nelle forme e con gli strumenti più opportuni per assicurare ai turisti in visita nella nostra città un’accoglienza degna della migliore ospitalità nicolaiana. La Federagit ha tenuto a precisare all’assessore Ines Pierucci che le guide turistiche sono fermamente convinte nel far rispettare quanto previste dalle vigenti leggi, ricorrendo nell’immediato, se necessario, ad eventuali e più incisive azioni. A Bari nessuno è straniero e la legge è uguale per tutti”.