Sino a qualche mese fa, la maggior parte dei tifosi del Bari, sperava che i De Laurentiis vendessero il Napoli per dedicarsi unicamente alla società biancorossa. Una speranza fondata sui buoni risultati ottenuti dalla famiglia originaria di Roma alla guida del club.
Tuttavia, questo pensiero si è rivelato quanto mai utopistico e per due semplicissimi motivi. Innanzitutto perchè il Napoli rappresenta circa il 90% delle entrate della Filmauro, società proprietaria sia del club partenopeo che di quello pugliese e, di conseguenza, non avrebbe molto senso liberarsene anche al termine di una stagione non proprio esaltante come quella che si sta vivendo all’ombra del Vesuvio. In secondo luogo, le richieste di Aurelio De Laurentiis per la cessione della società azzurra appaiono molto distanti dal reale valore del club che non può vantare neanche uno stadio o un centro sportivo di proprietà.
Tuttavia, negli ultimi giorni, si stanno rincorrendo varie indiscrezioni su possibili nuovi acquirenti per il Napoli. Nei giorni scorsi si era parlato di un interesse della famiglia Aponte , proprietaria di Msc, mentre nelle ultime ore, è tornata alla ribalta la voce di un presunto avvicinamento da parte della famiglia Al Thani.
Non sappiamo quanto ci sia di vero e se i De Laurentiis venderanno sul serio il Napoli. Quello che invece deve interessare il popolo biancorosso è il futuro prossimo del Bari anche se connesso con quello della società partenopea. La speranza è che Iachini e i suoi ragazzi riescano a conservare la categoria perchè poi, a fine stagione, occorrerà un ‘reset’ totale nella società di Strada Torrebella, soprattutto nella nefasta possibilità di una retrocessione in serie C. Ormai tra la piazza e i De Laurentiis non c’è più feeling. La contestazione è sempre più dura e persistente e i tifosi non credono più alle parole e ai proclami di chi dirige direttamente e indirettamente il club.
Andare avanti è impossibile e lo sarebbe in caso di permanenza nella seria cadetta, figuriamoci nella catastrofica possibilità di un ulteriore salto all’indietro. Come recitava uno striscione di qualche mese fa: “De Laurentiis: tempo scaduto”. Ma bisogna fare anche i conti con il modo di gestire le società da parte dei De Laurentiis che, difficilmente, si fanno influenzare dal parere dei tifosi e appaiono “impermeabili” alle contestazioni come accaduto a Napoli sino a qualche tempo fa.
La strada più plausibile resta quella che conduce sino alla stagione 2028/29 (scadenza del divieto di multiproprietà in Italia) con i De Lauretiis ancora alla guida del Bari. Ma, in questo caso, si rischierebbe di rivivere gli ultimi angoscianti e deprimenti anni di gestione Matarrese con l’aggravante che l’autogestione in casa Bari è in atto già da tempo, anche se in pochi se ne sono accorti.
Ovviamente, la soluzione più ovvia e benvoluta dalla piazza sarebbe quella di una cessione in tempi brevi del Bari a prescindere dall’esito finale di questo campionato di B. Ma sarebbe anche opportuno non tralasciare la terza possibilità, anche se molto remota per i motivi di cui sopra: e se i De Laurentiis vendessero il Napoli per tenersi il Bari? Come reagirebbero i tifosi biancorossi? I rapporti sono così incrinati da non permettere un proseguimento del rapporto o l’addio alla multiproprietà risanerebbe la situazione? Interrogativo legittimo quanto intrigante e dalla difficile soluzione.
L’unica speranza è che la squadra riesca in qualche modo a salvarsi e che la società biancorossa, a fine stagione, possa avere un’unica e solida proprietà. Saranno ancora i De Laurentiis o qualcun altro? L’importante è questa agonia arrivi quanto prima ai titoli di coda.
(foto ssc Napoli)