“Anche quest’anno i cittadini pugliesi hanno finanziato con un milione di euro il Bifest, ormai divenuto il festival delle seconde visioni. Un tale sforzo economico deve essere però giustificato da ricadute economiche e turistiche sul territorio di cui però non si è accorto nessuno”. Fabio Romito, consigliere regionale della Lega, commenta il finanziamento di un milione di euro del “Bifest – Bari International Film & TV Festival”, rassegna cinematografica regionale.
“Quanti turisti da fuori Regione vengono a Bari per seguire il festival? – continua Romito – Quale è l’incremento di presenze negli alberghi e B&B in concomitanza con il festival, fatta eccezione per gli ospiti pagati dallo stesso festival e quindi dai pugliesi? Le attività commerciali del territorio (bar, ristoranti, esercizi commerciali) si sono per caso resi conto di questo festival costato un milione di euro a tutti i pugliesi?”.
Queste e altre domande saranno oggetto dell’audizione in Commissione richiesta dal Consigliere Regionale Fabio Romito, che su questa iniziativa vuole vederci chiaro. “Sul nostro territorio – afferma Romito – ci sono centinaia di soggetti privati che quotidianamente garantiscono una offerta culturale e artistica alla nostra Regione senza beneficiare di alcun contributo pubblico, sopportando sacrifici e difficoltà per restare in vita. Penso al teatro popolare – prosegue – ricchezza di tutti i nostri territori e ormai in via di estinzione; penso all’entertainment rivolto ai più giovani, penso agli organizzatori di festival che registrano decine di migliaia di presenze e sono costretti a seguire procedure interminabili”.
Il consigliere regionale ancora chiede: “A che serve davvero, il Bifest ? O meglio, a chi serve? Di certo non si possono spendere un milione di euro di soldi pubblici per un festival rivolto a pochi eletti, scelti per occupare le poltrone del Petruzzelli”. Conclude: “la cultura e l’arte possono essere straordinari volani di crescita, ma a patto che riescano a garantire visibilità, indotto economico e crescita reputazionale del territorio, progresso della coscienza comune”. (foto repertorio)