Questa mattina il sindaco Antonio Decaro ha deposto una corona di fiori in via Venezia, a Carbonara, per onorare il ricordo di Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia, a 13 anni dal suo omicidio. Come noto, Giuseppe Mizzi, padre e marito esemplare, dedito alla famiglia e al lavoro, fu brutalmente assassinato, all’età di 39 anni, davanti alla sua abitazione il 16 marzo del 2011. Dalle indagini giudiziarie è emerso che fu ucciso per un tragico scambio di persona durante un agguato mafioso: per l’omicidio è stato condannato all’ergastolo il boss barese Antonio Battista, ritenuto affiliato al clan Di Cosola.
Alla cerimonia hanno partecipato la moglie e il fratello di Giuseppe Mizzi, Catia e Angelo, il viceprefetto Alberto Monno, il referente regionale dell’associazione Libera don Angelo Cassano e la presidente del Municipio IV Grazia Albergo.
“Oggi sono 13 anni che Giuseppe Mizzi non è più con noi – ha dichiarato il sindaco di Bari -. Giuseppe è stato strappato alla sua famiglia e ai suoi affetti per un tragico scambio di persona durante un agguato mafioso. Una vittima innocente di mafia che questa città porterà per sempre nel suo cuore e nella sua memoria. Per questo siamo qui, come ogni anno, per ricordare Giuseppe, per abbracciare la sua famiglia e per testimoniare con le nostre facce e con le nostre voci la resistenza civile di questa città nei confronti delle mafie. Sono contento di aver portato ancora una volta qui, tra questi vicoli, questa fascia tricolore, simbolo delle istituzioni, dello Stato e dell’impegno per la legalità. Sono contento di essere qui, con voi, come sindaco e come cittadino di questa città. E desidero ringraziarvi per l’impegno di questi anni, per la dignità che mi avete insegnato e la forza che mi avete trasmesso. Non è facile e non era scontato restare. Ma il vostro esempio è stato per noi un insegnamento di coraggio e di resistenza. Perché se è vero che in questa città la mafia esiste è ancor più vero che esiste una città che alla mafia resiste. E lo fa ogni giorno, nel lavoro onesto, nel rispetto delle regole, nella cura degli altri. Io sono qui, oggi, per ringraziarvi per i cittadini che siete, per la città che siete e per chiedervi di andare avanti: non permettete a nessuno di disprezzare il lavoro che abbiamo fatto, che avete fatto. Perché Bari è una città perbene, dove certamente esiste la mafia, ma qui esistono soprattutto i cittadini onesti e sono molti di più. Lo dobbiamo a Giuseppe Mizzi, alla sua famiglia e a tutte le vittime innocenti di mafia che questa città ancora piange”.