Sono stati 1463 i ricorsi presentati al Tar di Puglia nel 2023, quasi identico numero rispetto al 2022 ma sommando le domande aggiuntive (371) e i ricorsi incidentali (47) la domanda di giustizia è aumentata: 1881 fascicoli contro i 1770 dell’anno passato. E’ quanto emerge dalla relazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa la cui cerimonia è in corso a Bari. I ricorsi decisi sono stati 1420, “in lieve diminuzione quale naturale conseguenza della riduzione dell’organico di magistratura”, viene evidenziato. Mentre sono in aumento i ricorsi pendenti, 2701 e +1,6%.
Uno dei settori di maggiore rilievo è quello relativo all’ambiente e alla gestione dei rifiuti. Il tribunale amministrativo evidenzia che, nel settore delle discariche e degli impianti, l’obiettivo è quello della prevenzione da fattori inquinamenti e quindi la preservazione dell’ambiente. I ricorsi sono quasi raddoppiati: si è passati dai 49 del 2022 ai 94 del 2023, di cui 60 decisi.
“L’interesse pubblico – si legge nella relazione – è preordinato a non procurare inquinamento, indipendentemente dunque dalla constatazione in atto di situazioni inquinanti”. In crescita anche i ricorsi riguarda la sanità, passati dai 61 del 2022 ai 96 del 2023. Anche “l’urbanistica è materia centrale e importante nell’attività della Regione Puglia ma soprattutto dei comuni”.