Lo scorso maggio 2023 il sindaco Antonio Decaro si era impegnato “a velocizzare tutte le procedure per la progettazione della recinzione necessaria ad aprire parte del giardino del Provveditorato delle opere pubbliche davanti a largo Santa Chiara”, sue parole. Ma ad oggi nulla è cambiato rispetto al 2019 quando il complesso progetto fu ideato. Il parco del Castello rappresenta un piano molto più ampio promosso appunto dal Comitato del Castello. “Siamo molto amareggiati per questo lungo periodo di inattività – racconta il presidente dell’associazione Comitato Parco del Castello, Andrea Guarnieri Calò Carducci – In questi 10 anni abbiamo lavorato moltissimo e si potevano almeno avviare i progetti approvati. Il giardino del provveditorato è chiuso e recintato – racconta – Si poteva aprire già da tempo. I bambini di Bari vecchia che speravamo finalmente di poter giocare nel verde continuano a farlo tra le auto. E’ un peccato, perché si tratta di una mancanza di attenzione. Siamo allo stallo più totale”
Il parco del Castello prevede la pedonalizzazione di tutta l’area attorno al Castello Svevo, creando un grande area verde che però attende ancora i finanziamenti per poter partire almeno con le progettazioni. Un primo finanziamento di circa 28 milioni di euro è arrivato con l’autorità portuale. Nel dettaglio sono due gli interventi previsti: la ridefinizione e il banchinamento dello specchio acqueo interno alla ‘darsena vecchia’ e l’interramento della rete stradale portuale, in affiancamento al sistema viario cittadino che verrà quindi spostato nell’area portuale, favorendo la connessione tra castello, aree verdi esistenti e aree portuali.
“Siamo favorevoli alla pedonalizzazione e alla realizzazione del parco del Castello – aveva detto sempre a maggio il sindaco. Abbiamo sdoppiato i progetti”. Ma solo il primo al momento è stato finanziato. Il progetto complessivo è di 53 milioni di euro. Ma nell’attesa, aveva assicurato il Comune, partirà con una una sezione del giardino attualmente solo nella disponibilità del Provveditorato delle opere pubbliche. Anche il fossato è rimasto chiuso perché non si è realizzato il secondo accesso che ne avrebbe permesso l’apertura.
(in foto il plastico realizzato dal comitato del Parco del Castello)