“La commissione nazionale Antimafia sta per acquisire, come avviene solitamente, gli atti dell’indagine sulla mafia barese. Si tratta di un ulteriore passaggio nel percorso di tutela della comunità, fatta di tante persone perbene, la stragrande maggioranza, che hanno il diritto di essere tutelate dalle istituzioni in ogni caso di aggressione per mano mafiosa e di influenza, diretta o indiretta, della criminalità nella vita delle pubbliche amministrazioni a ogni livello”. Lo dice all’ANSA Mauro D’Attis, vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia.
Gli atti riguardano l’indagine che ha portato nei giorni scorsi ad indagare 135 persone e a decine di arresti tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, e sua moglie, la consigliera comunale Carmen Maria Lorusso, accusati di aver comprato voti durante le Comunali del 2019 attraverso anche l’intermediazione di clan mafiosi.
“Su questo binario – aggiunge D’Attis – si muove il lavoro ordinario della commissione Antimafia di sostegno e supporto a quello della magistratura e delle forze dell’ordine. Come sempre, il fine ultimo e solo è la protezione dei valori civili e democratici e la lotta, senza quartiere, alla criminalità e alle mafie”