“La decisione del governo di vendere il pacchetto azionario di Poste Italiane detenuto dal ministero dell’Economia e finanza desta preoccupazione. L’operazione, che dovrebbe avvenire a marzo, porterà alla privatizzazione del 29,26% delle Poste”. Lo evidenziano in una nota congiunta il segretario generale UilPoste Puglia, Oreste Amante, e il segretario generale Uil Puglia, Gianni Ricci. I due sindacalisti, in una lettera inviata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, esprimono “preoccupazione per l’immissione sul mercato dell’ultima quota azionaria oggi in mano allo Stato a garanzia della tenuta occupazionale in Poste Italiane e della socialità del servizio fornito sull’intero territorio nazionale”.
“La privatizzazione della più grande rete di servizi nazionale – sostengono i due segretari – svuoterebbe Poste Italiane dal ruolo sociale praticato sul territorio e ciò a scapito delle classi sociali più deboli, dei pensionati e delle piccole comunità presenti sul nostro territorio regionale”. “Inoltre – evidenziano – il processo di privatizzazione rischierebbe di consegnare nelle mani di fondi speculativi nazionali e internazionali la più grande banca dati nazionale”. Per questo, concludono, “abbiamo messo in atto una serie di iniziative popolari per informare i cittadini e per creare aggregazione e consenso sulle nostre preoccupazioni coinvolgendo chi rappresenta sul territorio gli interessi, le aspettative, la tutela dei cittadini, di tutti i cittadini nessuno escluso”, auspicando da parte del presidente Emiliano “supporto a sostegno delle nostre iniziative mirate a scongiurare tale miope scelta governativa”.