“Invitiamo i cittadini a chiedere sempre ricevute e fatture. Si pensa che non facendolo si risparmi, ma non è così, perché i pagamenti a nero provocano un effetto sul sistema globale. Sono debiti che lasciamo ai nostri figli. Un recupero da 33 milioni di euro come quello di oggi, in concreto, vale un ospedale”. Così il procuratore di Bari, Roberto Rossi, in merito all’operazione della guardia di
Finanza che ha portato al sequestro di 5 milioni di euro nei confronti di dentisti di Puglia e Basilicata accusati di dichiarazione fraudolenta. In totale, tra il 2016 e il 2020, circa 33 milioni di euro sarebbero stati sottratti a tassazione.
Come ha sottolineato in conferenza il procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa, “le imposte direttamente evase ammontano a 14 milioni di euro”, mentre il comandante provinciale della guardia di finanza di Bari, Pasquale Russo, ha evidenziato “l’effetto compliance” di questa operazione: “Dopo perquisizioni e sequestri – ha spiegato – le successive contribuzioni dei professionisti coinvolti sono aumentate fino al 150%”.