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Bari, poche corse e lunghe attese: “Che coraggio chiamarla Metro”

Dalle stazioni fantasma alla questione sicurezza, la denuncia: "Nessuno interviene. Poi si lamentano perché non lasciamo l'auto"

Pubblicato da: Francesca Emilio | Gio, 15 Febbraio 2024 - 08:30

Poche corse, lunghe attese, ritardi, stazioni fantasma e servizio “sempre più scadente” a fronte di “un continuo aumento dei prezzi” dei biglietti e degli abbonamenti. Sono solo alcune delle problematiche legate alla linea Ferrotranviaria denunciate, in particolare, dai pendolari che viaggiano dal San Paolo, molti dei quali, hanno scelto di smettere di utilizzarla. I problemi però, non riguardano solo il quartiere in questione, tante le lamentele anche da altre zone della città, in particolare da Palese ed Europa: i cittadini sono esasperati. Ma andiamo per gradi.

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Attualmente è dal San Paolo che si registrano i disagi maggiori. Per molti, quella che è stata definita “Metropolitana” oggi non è altro che un luogo da cui “è meglio star lontani”. Con il passare degli anni infatti, un servizio che al principio offriva moltissime corse, oggi ne offre invece molte meno, rendendo così difficile la vita ai pendolari, tra loro tanti lavoratori e studenti. “Quando fu inaugurata – ha spiegato sui social un cittadino – fu accolta come un servizio eccezionale, corse ogni 20/25 minuti e durata del tragitto al massimo di 10/15 minuti, mai un servizio di trasporto a Bari aveva garantito tanta puntualità e celerità, figuriamoci in una zona periferica come il San Paolo.  Con il passare di mesi ed anni si è passati da corse ogni 20 minuti si è passati a corse ogni 55 minuti, trasformando un servizio fantastico efficiente e celere in qualcosa di assolutamente insoddisfacente e mediocre” – ha evidenziato.

“Così – ha proseguito – l’unica cosa davvero utile fatta in tanti anni al San Paolo è passata da essere un inizio di qualcosa di innovativo, ecologico ed economico per l’utente, utile ad evitare traffico ed agevolare ragazzi, anziani e lavoratori in ogni ora del giorno, in qualcosa di totalmente inutile, inefficiente e limitato. La cosa peggiore è l’indifferenza dell’amministrazione e degli enti preposti all’evidenza di un servizio che anziché essere ampliato e migliorato è stato depotenziato e limitato, rendendolo ridicolo
Se si volesse davvero fare qualcosa, bisognerebbe tornare alle corse ogni 20″ e si dovrebbe anche aggiungere corse notturne almeno fino alle 02,00 di notte nei fine settimana e nelle feste importanti come la festa patronale, eviteremmo così tantissimo traffico, problemi di parcheggio e stress. Spero che prima o poi qualcuno si interessi a migliorare un servizio che poteva essere una grande cosa per le periferie ed invece è stato volontariamente limitato e reso inadeguato” – ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di tanti altri infuriati, soprattutto, per l’incremento del costo del biglietto.

“All’inizio era un ottima alternativa all’auto, ora impensabile organizzarsi con orari così limitati – ha spiegato una cittadina – il paradosso poi è stato provare ad utilizzarla in un giorno festivo e sorpresa…la metro era addirittura chiusa! Siamo ben lontani dall’essere una città metropolitana”. “Il biglietto aumenta e nei giorni festivi – spiega un’altra cittadina – che dovrebbe funzionare di più addirittura chiusa”. “È una linea destinata a fallire – ha detto infine un’altra pendolare – e la colpa sarà pure la nostra che non ne facciamo più uso. Il danno e la beffa” – conclude. Non solo problemi legati allo scarso numero delle corse, ma anche ai ritardi e alle lunghe attese. Diverse infatti le segnalazioni di “scali” alla stazione San Girolamo dove, nella maggior parte dei casi, ha evidenziato una pendolare “il treno si ferma anche per più di dieci minuti. Solitamente ripartiamo sempre quando da Bari arriva l’altro treno in direzione Andria o Bitonto, così da permettere a noi di ricominciare la corsa. In pratica, quando prendi la Bari Nord, che continuano a spacciare per metropolitana, devi organizzarti per prendere sempre la corsa prima rispetto all’orario invece più comodo: troppi imprevisti” – conclude.

A questi disagi sono strettamente collegati quelli relativi alle stazioni. Da Palese a Europa le preoccupazioni riguardano nello specifico la sicurezza, timori che, non nascondono i cittadini, non escludono anche Bari centro, in particolare nelle ore serali. “A Palese c’è una stazione oggi ancora in funzione che nel corso degli anni è diventata un luogo fantasma – spiega un residente – se prima era piena, oggi si è svuotata. Il personale è stato lentamente sostituito dalle macchinette, non c’è nessuno e intorno non c’è nulla, è sempre stato così. Purtroppo non ci si sente tanto al sicuro lì, quindi personalmente, ma so che è il motivo che ha spinto anche altri, scelgo di non frequentarla nelle ore serali. Chi è fortunato e ha l’auto può raggiungere la stazione Europa, dove ci sono più corse e i capistazione, ma chi non ha l’auto che fa? Tanti si sono spostati a Trenitalia. Eppure era un servizio impeccabile, c’era tanta umanità e qui a Palese tanta gente. Un vero peccato farla finire così. Nessuno fa nulla, poi si lamentano che non lasciamo l’auto” – conclude. Anche la stazione Europa però non è esente da problematiche, lo ha raccontato a Borederline24 una cittadina.

“Mi è capitato spesso di prendere il treno da li perché per il ritorno verso Palese ci sono più corse, ma è un luogo lugubre. L’ultima volta c’erano vetri di auto per terra, intorno non c’è nulla. Certo, dovremmo sentirci sicuri per le videocamere e i capistazione? Ma onestamente se si scende per prendere il treno, che l’ultima volta, ma è storia solita, porta ritardo, il telefono non prende. Quindi siamo in balia del nulla. Lo stesso accade a Bari centrale, la sera fa paura quella stazione, la differenza è che almeno lì c’è il personale. Ma non nego che è tutto molto cambiato rispetto a quando ero più piccola e prendendo questo treno mi sentivo come a casa. Un giorno hanno iniziato a chiamarla metropolitana, non ha nulla di tutto ciò. A Bari conviene spostarsi con l’auto, è un dato di fatto e anche se si parla tanto di rispetto per l’ambiente, a nessuno gliene frega nulla perché si parla tanto, ma nei fatti no cambia mai niente” – conclude.

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