Degoga Pac, Confagricoltura Bari-Bat non ci sta. In una nota recentemente rilasciata il presidente Massimiliano del Core ha evidenziato che “Siamo stati i primi a contestarla. Era necessaria una modifica, ma questa è una proposta debole e insufficiente”. Secondo l’attuale proposta, in particolare, per accedere agli aiuti comunitari, gli agricoltori dovranno lasciare delle quote di terreni a riposo.
“Secondo la proposta la deroga è concessa – spiega il presidente – a condizione che l’agricoltore destini il 7% dei seminativi a elementi caratteristici del paesaggio, inclusa la messa a riposo, o a colture azotofissatrici e intercalari senza però ricorrere all’uso di fitofarmaci. Quindi per ricevere il sostegno della Pac gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l’ambiente e il clima. Con queste condizioni, la deroga risulta poco attuabile e, quindi, poco utile. Ritengo che presenta troppe condizioni da limitare in modo significativo l’efficacia della stessa” – ha evidenziato ancora.
L’organizzazione, adesso, è già al lavoro per avviare con il dicastero e le principali organizzazioni agricole degli Stati membri un dialogo per ottenere delle modifiche indispensabili. “In un contesto geopolitico molto delicato in cui viviamo dettato dall’instabilità dei mercati a causa dei conflitti in corso – conclude Massimiliano Del Core – è necessario rivedere la deroga seguendo le linee del provvedimento già varato nel luglio 2022”.
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