SABATO, 23 NOVEMBRE 2024
77,448 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,448 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Lupara bianca a Canosa di Puglia, cinque ergastoli

Il movente, secondo quanto emerso, sarebbe un regolamento di conti per lo spaccio di droga

Pubblicato da: redazione | Ven, 26 Gennaio 2024 - 19:30

Sono cinque, in totale, gli ergastoli inflitti dalla Corte d’assise di Trani a carico di altrettanti imputati nel processo sui casi di lupara bianca compiuti a Canosa di Puglia, nel Nord Barese, tra il 2003 e 2015. Il movente, secondo quanto emerso, sarebbe un regolamento di conti per il controllo del mercato della droga.

Più nello specifico, si tratta dei presunti autori e mandanti arrestati nel 2021, a novembre. Degli imputati, il 42enne Sabino Carbone è stato condannato all’ergastolo con tre anni di isolamento diurno per tre anni per gli omicidi di Sabino D’Ambra, scomparso nel gennaio del 2010, Giuseppe Vassalli, scomparso nell’agosto 2015, Sabino Sasso e Alessandro Sorrenti, scomparsi nel dicembre 2003. Per Daniele Boccuto invece è previsto il carcere a vita con isolamento diurno per 18 mesi per l’omicidio e la distruzione del cadavere di Vassalli. I reati sarebbero stati commessi con le aggravanti della premeditazione e del metodo mafioso. Anche per Cosimo Damiano Campanella, 84enne, è previsto l’ergastolo con isolamento diurno per u anno. Mentre per il nipote omonimo, 41enne, considerato in concorso responsabile degli omicidi di D’Ambra, Sasso e Sorrenti, la condanna è di carcere a vita e isolamento diurno per due anni e due mesi. Ergastolo e isolamento diurno per 18 mesi anche per Cosimo Zagaria, 40enne, responsabile dell’omicidio di Vassalli.

Condanna a 10 anni e sei mesi di reclusione per Pasquale Boccuto. L’accusa è di  estorsione, detenzione e porto di arma da guerra con le aggravanti dell’uso dell’arma, del metodo mafioso e della recidiva. Secondo la ricostruzione accusatoria a cura della Dda di Bari, Vassalli “sarebbe stato ucciso e fatto sparire perché in rapida ascesa sul mercato canosino della droga e deciso a sottrarsi al predominio di Sabino Carbone”. Stessa sorte per Alessandro Sorrenti e Sabino Sasso, cognati tra loro, uccisi perché volevano una fetta di mercato nello smercio di droga a Canosa. I loro corpi privi di vita sarebbero stati dati alle fiamme e le ceneri disperse con l’ausilio dell’84enne. D’Ambra, infine, secondo quanto emerso, sarebbe stato ucciso in quanto ritenuto confidente della polizia.

Foto repertorio

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Turismo, dall’arte alla magia dei vicoli:...

Dai paesaggi incantati alle radici antiche. Oggi siamo a Conversano, un...
- 23 Novembre 2024

Paura a Bari, fulmine colpisce palazzo...

Paura a Bari, in particolare nel quartiere Madonnella dove, secondo quanto...
- 23 Novembre 2024

“Bagni sporchi e acqua fredda”, la...

Bagni sporchi, allagati e acqua fredda. Continuano a far discutere le...
- 23 Novembre 2024

Bari è poco ‘green’, gli alberi...

Nelle città capoluogo in Puglia sono stimati ‘solo’ 145mila alberi, una...
- 23 Novembre 2024