La Procura della Repubblica per i Minori emette tre provvedimenti restrittivi per i disordini commessi a Capodanno in Piazza Vittorio Emanuele.
Ulteriori tre provvedimenti restrittivi, questa volta a carico di minori di anni 18, sono stati emessi per responsabilità connesse ai disordini scaturiti la notte di capodanno in Piazza Vittorio Emanuele. Questa volta è la Procura presso il Tribunale per i Minori di Bari che ha analizzato nel dettaglio tutte le risultanze investigative avanzate dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta. Sono tre i ragazzi minorenni a carico dei quali i Magistrati di Bari hanno ritenuto dover procedere per gli episodi di guerriglia urbana attuati in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno 2024.
Le scene analizzate hanno evidenziato il concorso tra loro e con gli altri soggetti maggiorenni, già tratti in arresto nei giorni scorsi, nel compimento dei reati di danneggiamento aggravato e di quelli previsti e puniti dall’art. 421 bis del codice penale (introdotto di recente dal decreto “Caivano”). In particolare si contesta loro l’utilizzo di molteplici ordigni esplosivi al fine di suscitare pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica, tanto da ingenerare pubblico timore nella cittadinanza; è sintomatica in tal senso la circostanza che, i proprietari dei mezzi danneggiati non hanno nemmeno chiesto la punizione dei colpevoli per i danni subiti.
Anche in questo caso il tempestivo intervento degli organi investigativi dei Carabinieri che hanno raccolto ed analizzato una moltitudine di indizi a carico degli indagati, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di avere una chiara visione dei fatti accaduti e determinare la misura restrittiva a carico dei minori coinvolti che, dopo le formalità di rito, sono stati collocati in tre comunità distinte.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.