A partire da domani, giovedì 28 dicembre, arriva nelle sale il film “Come può uno scoglio” del regista Gennaro Nunziante, con protagonista la coppia di attori Pio e Amedeo. Per i due comici foggiani è la quarta prova cinematografica, la seconda diretta dal barese Nunziante dopo il precedente “Belli Ciao”. Su soggetto e sceneggiatura degli stessi Pio D’Antini, Amedeo Greco e Gennaro Nunziante, nel cast anche gli attori Francesca Valtorta, Nicola Rignanese, Christina Andrea Rosamilia e con Claudio Bigagli.
Girato in parte in Puglia, nella città di Vieste, “Come può uno scoglio”, prodotto da Fremantle e Vision Distribution in collaborazione con Sky e distribuito da Vision Distribution, è stato realizzato con il supporto di Regione Puglia, Fondazione Apulia Film Commission e Puglia Promozione a valere su risorse del PO FESR Puglia 2014/2020, Asse VI, Azione 6.8, interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, nell’ambito della scheda intervento “Promuovere il Cinema 2023”.
“Come può uno scoglio” racconta come Pio, un ragazzo impacciato e con un carattere per nulla forte, in seguito alla morte del padre Salvatore, erediti la gestione di diverse attività. Il genitore era un ricco costruttore che nel corso della sua vita ha sempre scelto per il figlio e lo sta facendo anche da defunto. Pio ha avuto una vita agiata, ha sposato Borromea, da cui ha avuto due figli, Ginevra e Manfredi, e vive nel castello dei marchesi Pasin, i suoi consuoceri, tenutari di una storica cantina vinicola che produce prosecco.
L’uomo è un avvocato e adesso si appresta a diventare anche presidente dell’azienda paterna, ma non è finita qui. Un gruppo di imprenditori del suo paese lo ha candidato come sindaco, convinti di poterlo manipolare e sfruttare a loro vantaggio la mancanza di polso di Pio. Sebbene sembri rimanere inerme mentre questi eventi si susseguono nella sua vita, Pio d’un tratto fa esattamente quello che ci si aspetta da un vulcano dormiente: esplode. Ad accendere la scintilla è il parroco del paese, don Boschin, la guida spirituale del padre di Pio, che chiede al ragazzo il favore di aiutare l’ex galeotto Amedeo, assumendolo come suo autista.
È così che Amedeo irrompe nell’esistenza dell’aspirante sindaco come un tornado, contagiando Pio con il suo coraggio e portandolo a mettere in discussione tutto. Nonostante le apparenze, i due hanno in comune davvero molto ed è grazie ad Amedeo che Pio non solo riscoprirà quelle che erano le sue passioni, ma intraprenderà anche un viaggio di riconciliazione con sé stesso, che lo porterà a riprendere in mano le redini della sua vita.